ORSOMARSO - "E’ con forte sentimento, è con vera partecipazione d’animo e non poca commozione che m’appresto a presiedere per l’ultima volta come vostro parroco, il sacrificio eucaristico, in questa domenica XXII del tempo ordinario che offro per tutto il popolo”. Così ha esordito domenica scorsa don Antonello Pandolfi nella sua omelia di commiato dalla comunità parrocchiale di Orsomarso.
“E’ il Signore – ha aggiunto – che traccia il sentiero del nostro cammino, sia a livello più generale e quindi comunitario e sia personalmente. A livello comunitario, per la nostra cara comunità, risuona particolarmente in questi giorni, mentre assiste all’avvicendamento del parroco; e forte risuona per chi, per ben tredici anni ne è stato guida e pastore indegnamente. Oggi, ponendo nelle mani della Chiesa la disponibilità a qualificarmi nello studio del Diritto per un servizio diverso ma non meno impegnativo, mi pongo ancora una volta dietro alla sequela di Cristo, anteponendo i suoi progetti ed il suo disegno al mio, per continuare il nostro cammino; voi con la guida di un nuovo parroco nella persona del vostro concittadino Don Mario Spinicci, a cui va l’augurio fraterno più sincero perché possa essere un pastore secondo il cuore di Cristo, ed io dove il Signore vorrà”.
Un intervento particolarmente sentito e rotto a tratti dalla commozione che ha mostrato chiaramente il legame profondo che stabilito con la gente di Orsomarso. “Carissimi – ha proseguito don Antonello – chiedo cristiana comprensione per eventuali miei sbagli, dettati dalla inesperienza giovanile, e dall’altro perdono di cuore a quanti si sentissero debitori per le offese arrecatemi”.
Non meno emozionati sono apparsi i parrocchiani, a cominciare dai ministranti che servivano la messa e che hanno voluto anch’essi portare un breve messaggio di affettuosi auguri. A nome del gruppo dei collaboratori, del Consiglio parrocchiale, dei lettori e del coro è inoltre intervenuta l’ex presidente di Azione Cattolica Teresa Cosentino che, rivolta al parroco ha affermato: “Dietro di te non resterà un deserto arido e inospitale, ma un terreno fertile e pronto a produrre frutti di amore, di amicizia e di santità; un terreno nel quale resterà il segno del lavoro delle tue mani di ‘’umile servitore nella vigna del Signore’’. Grazie per essere stato così e per aver amato profondamente il nostro paese e la nostra comunità che adesso è diventata anche la tua”.
In segno di gratitudine e di riconoscenza i rappresentanti della Banda musicale Santa Cecilia di Orsomarso, Giuseppe Bruno e Angelo Salerno hanno donato una targa al parroco don Antonello Pandolfi.
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