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Al congresso Ds vince la mozione Berlinguer

ORSOMARSO – Al congresso dei Democratici di sinistra di Orsomarso, celebratosi sabato scorso, ha prevalso la mozione Berlinguer su quella che fa riferimento al segretario nazionale Piero Fassino.
È questo il verdetto uscito dall’assise di quello che è rimasto ormai l’unico partito organizzato nel panorama politico del piccolo centro del parco del Pollino e che, dopo aver scelto i due delegati al congresso provinciale di Cosenza e i componenti del direttivo sezionale, ha rinviato a nuova data la decisione per l’elezione del segretario a causa della mancanza di accordo sull’individuazione del nominativo.
Un appuntamento, quello del congresso dei Ds della Gramsci di Orsomarso che era attesa con un certo interesse e dal quale molti si attendevano segnali molto chiari soprattutto rispetto alle vicende amministrative che vedono i diesse schierati all’opposizione della compagine guidata dal sindaco Angelo Paravati. E sono stati numerosi i non iscritti ad intervenire nei locali della sezione, rispondendo all’invito diramato nel quale si sottolineava l’importanza di questo momento politico non solo per la discussione e la votazione sulle mozioni congressuali, ma anche per aprire la riflessione e il confronto sui problemi che investono questa comunità, per cercare di far ripartire il dibattito politico e rappresentare una presenza efficace e stimolante per la società.
Le attese non sono andate deluse, a cominciare dalla relazione politica del segretario uscente Giuseppe De Caprio che ha toccato tutti i nervi scoperti della situazione locale compiendo un’analisi puntuale e precisa delle vicende amministrative, a cominciare dal dato politico rappresentato dal risultato elettorale amministrativo del giugno scorso. Una critica molto decisa è stata portata nei confronti della Amministrazione comunale e del primo cittadino, accusati di avere messo in atto una gestione della cosa pubblica tendente a discriminare gli avversari politici con scelte molto discutibili e antidemocratiche tendenti ad affermare l’idea a dir poco malsana che chi vince comanda, non governa.
A tale proposito De Caprio ha lanciato un appello affinché vi sia da parte dei cittadini una nuova presa di coscienza ed assunzione di responsabilità verso un comune impegno politico; nello stesso tempo il segretario uscente dei Ds ha condannato con estrema fermezza coloro che usano l’anonimato come arma di lotta politica. Si tratta, secondo il dirigente diessino, di metodi da rigettare completamente perché non risolvono niente, creano un clima di sospetto e non educano al confronto e al rispetto delle regole di civiltà e di democrazia.
Il nuovo Comitato direttivo è composto da Vulgo Minervini, Maria Russo, Giuseppe De Caprio, Rocco Marsiglia, Gaetano Sangiovanni e Giuseppe Sechi; il Collegio di garanzia, che è presieduto da Carmine Maratia, comprende anche Ferdinando Laureto e Anna Maria Maratia.
(san.pio gio.)
05/12/2004
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