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La "scossa" replica al documento DS

ORSOMARSO – Non si è fatta attendere la risposta al duro documento che una settimana fa i Democratici di sinistra di Orsomarso avevano diffuso attaccando aspramente il sindaco Paravati e il modo in cui sta portando avanti l’azione amministrativa del piccolo paese del parco del Pollino. È stata l’associazione socio-politica ‘’La scossa’’, con un lungo documento datato 16 novembre ’04 e apparso nella giornata di ieri, a replicare con altrettanta durezza anche se con toni più sottili e vagamente canzonatori.
L’obiettivo è naturalmente quello che loro chiamano il “Rione Botteghe oscure” per indicare la sede dei Ds di Orsomarso e degli stessi dirigenti locali, definiti ormai “pirati di una nave fantasma, di un gozzo tirato a remi, senza meta e senza bussola, sparando coi cannoni solo su presunte colpe altrui”. Un’analisi abbastanza spietata, quella del sodalizio socio-politico che ricostruisce, dal proprio punto di vista, vicende ormai passate e risalenti a oltre un decennio fa per poi tornare all’attualità dei giorni nostri e alle elezioni del 12 e 13 giugno scorso che hanno consegnato, per un pugno di voti, il governo cittadino alla lista capeggiata da Angelo Paravati.
Un’amministrazione quest’ultima, della quale ‘’La scossa’’ è parte integrante, avendo eletto almeno due consiglieri e un assessore comunale. E a proposito delle vicende dell’ultimo periodo di trattative ed incontri che portarono alla composizione delle liste dei candidati, ‘’La scossa’’, dopo aver accusato i Ds di essere i veri responsabili dell’insuccesso elettorale afferma in modo esplicito che i rinforzi per lo schieramento di Paravati sarebbero arrivati proprio da quella parte politica. “Alle cinque del mattino – si legge nel documento – in extremis e per volontà del gruppo, visibilmente provato dalla delusione di un ritiro di forze dal campo di battaglia orsomarsese, prevalse il motto ‘’morire piuttosto che rinunciare’’.
Da ciò nacque la lega ‘’Uniti per Orsomarso’’, senza accordi dentro gli armadietti, con l’unico intendo di portare avanti quello che si ha dentro”. Una ricostruzione, fra cronaca e politica, quella della Scossa che, al di là di una certa teatralità nel linguaggio, lancia messaggi ben precisi e dà anche la chiara impressione di chi voglia togliersi più di un sassolino dalla scarpa.
In ogni caso, anche dopo quest’ultimo atto, la situazione politica di Orsomarso è ben lontano dal potersi dire riappacificata, anzi i contrasti covano sotto la cenere, pronti a riesplodere in ogni occasione anche perché non c’è da parte dei due schieramenti una reale volontà di tornare seriamente a dialogare.
(san.pio gio.)
17/11/2004
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