Computer: 9 italiani su 10 rischiano la vista
SALUTE - Computer 9 italiani su 10 rischiano la vista. Allarme degli optometristi. La minaccia peggiore riguarda l’infanzia, ormai sempre più pc-dipendente
Ore e ore al pc per lavoro, studio o giochi? Nove persone su dieci, fra quelle che usano regolarmente il computer, sono destinate a sviluppare un disturbo visivo. E' infatti salita all'88% la percentuale degli adulti costretti a fare i conti con problemi da uso-abuso del computer. Problemi analoghi - ma per motivi diversi - anche per i giovanissimi, visto che in Italia un bambino su quattro non vede bene, compromettendo così il rendimento scolastico, e un adolescente su tre non si protegge gli occhi quando pratica sport a rischio come basket e tennis. Per questo prevenzione, protezione, benessere diventano sempre più la nuova frontiera, almeno secondo l'Albo degli Optometristi e Federottica, che annunciano l'avvio a Padova, dal 1 al 3 aprile, del 32.mo Congresso dell'Albo degli Optometristi.
I dati parlano chiaro: ben venticinque milioni di italiani manifestano problemi di vista, uno su cinque non si è mai sottoposto a un controllo visivo, più del 60% non fa un esame da oltre tre anni, e una persona su quattro presenta un difetto visivo non corretto. Infine un italiano su tre non usa occhiali da sole. I più trascurati risultano i giovani dai 18 ai 45 anni.
Inoltre, da recenti sondaggi condotti nei principali Paesi europei e negli Stati Uniti, emerge che la maggior parte degli intervistati ignora le insidie per la vista tipiche della vita quotidiana, come il continuo passaggio dagli ambienti a illuminazione artificiale a quelli esterni, l'esposizione dannosa ai raggi solari Uva e Uvb, l'esposizione al riverbero, il degrado ambientale e climatico e, appunto, l'uso del computer.
Tra le maggiori cause di affaticamento oculare e di difetto visivo risultano l'utilizzo del videoterminale, i rischi dell'esposizione ai raggi solari e una scorretta educazione alla visione, soprattutto durante l'infanzia.
Tuoquotidiano.it
02/04/2006
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