Crescerà nei prossimi mesi la copertura banda larga al Sud Italia, finora penalizzato rispetto al Centro-Nord. Sarà il risultato, se tutto andrà come previsto, dei finanziamenti che il Governo sta stanziando quest'anno. L'ultimo è di 150 milioni di euro ed è stato promesso proprio qualche giorno fa. Il 22 marzo vengono pubblicati i relativi bandi per lo sviluppo del broadband nel Sud, come ha annunciato Maurizio Gasparri, il ministro delle comunicazioni.
"Contiamo, in un piano pluriennale, di assorbire una capacità di finanziamento di un miliardo di euro", ha aggiunto. Soldi che serviranno a costruire infrastrutture telematiche (in fibra e non solo) nelle regioni del Sud (più Abruzzo e Molise), per stimolare la domanda e l'offerta. Se gli operatori trovano un territorio già ricco di infrastrutture, per il trasporto di dati, possono tenere bassi i costi a monte e sono quindi invogliati a portarvi le proprie offerte, xDsl per esempio.
Il che è uno stimolo anche alla domanda di servizi; si genera insomma un circolo virtuoso (più offerte, maggiore domanda) che finora ha premiato solo il Centro Nord Italia e ha contribuito quindi a fare crescere il divario digitale fra Sud e Nord. Il tutto accade in un mercato in rapida crescita, per di più, dove quindi i danni per chi vive ai margini dello sviluppo rischiano di essere seri.
Il ministro infatti segnala che la banda larga è cresciuta tantissimo in Italia: si è passati dalle 200.000 connessioni del 2001 ai quattro milioni di fine 2004, che si prevede diventeranno 8 milioni entro il 2005. Sono perlopiù Adsl. Va detto che forse questi dati sono meno significativi - ai fini del giudizio sulla diffusione della banda larga - di quanto sembrino, poiché il 70 per cento delle Adsl attive (come comunica Telecom Italia) sono senza canone.
Ed è lecito il sospetto che molte di queste siano state attivate con leggerezza - perché non hanno costi fissi - e siano state usate solo di rado o per niente. "La causa principale che ci impedisce di attivare un'Adsl è il fatto che la linea risulta già occupata. Ma si tratta spesso di utenti che non sanno di avere già un'Adsl sulla portante, perché è stata loro attivata, senza canone, dal telemarketing degli operatori", spiega infatti Saverio Castilletti, direttore marketing business di Tiscali .
In ogni caso, il boom dell'Adsl in Italia è indubbio, sebbene le sue reali proporzioni non siano ancora facili da stimare. Così si spiega l'impegno del Governo per salvare il Sud dall'emarginazione tecnologica: già nei mesi scorsi ha varato il Programma Banda Larga per il Mezzogiorno, sottoscritto oltre che dal ministero delle Comunicazioni, anche dal ministero per l'Innovazione e le tecnologie, dal ministero dell'Economia e delle Finanze e da Sviluppo Italia. Saranno realizzate infrastrutture in 205 agglomerati industriali, in 67 capoluoghi di provincia e in tutte le città con più di 50.000 abitanti., con un investimento di 1.930 milioni di euro, di cui 270 milioni già assegnati. Per esempio a gennaio Sviluppo Italia ha stanziato 4 milioni di euro per portare la banda larga in Abruzzo (più 4 milioni forniti dalla Regione). Bisognerà aspettare qualche mese per vedere i risultati; per ora è evidente che la stessa copertura Adsl, pianificata da Telecom (che conta di raggiungere il 91 per cento della popolazione entro il 2005) ha un asse spostato a Nord e trascura molti centri del Sud, anche non piccoli.
fonte articolo: www.mytech.it
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