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DOCUMENTI


03/09/2009

La mafia, il potere e la cultura

di Roberto Scarpinato, Procuratore della Repubblica Aggiunto di Palermo
Testo tratto da Micromega-online pubblicato per gentile concessione della rivista Duellanti, www.duellanti.com

Se provate a chiedere a un fruitore medio di fiction e di film sulla mafia che idea si sia fatto della stessa, vi sentirete sciorinare i nomi dei soliti noti: Riina, Provenzano, i casalesi e via elencando. Sentirete evocare frammenti di una storia di bassa macelleria criminale, intessuta di omicidi, cadaveri sciolti nell'acido, estorsioni, traffici di stupefacenti, di cui sono esclusivi protagonisti personaggi di questa risma: gente che viene dalla campagna o dai quartieri degradati delle città, e che si esprime in un italiano approssimativo.

12/08/2009

Per non dimenticare. 12 agosto 1944: Eccidio di Sant'Anna di Stazzema

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ribadisce l'eredità morale di Sant'Anna di Stazzema.

"Il sacrificio di tanti nostri concittadini che seppero battersi coraggiosamente per il riscatto della loro patria costituisce la più viva eredità morale della Resistenza e della Lotta di Liberazione, che scrisse in questa terra generosa pagine altissime di eroismo". Cosi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio, ha testimoniato la sua partecipazione alle manifestazioni nella ricorrenza del 65° anniversario dell'eccidio nazifascista di Sant'Anna di Stazzema. "Da quella stagione di rinascita civile - ha proseguito il Capo delloStato - l'Italia trasse la forza spirituale e l'unità necessarie per dar vita ad un ordinamento fondato sui valori di democrazia e di giustizia sociale e sull'attivo sostegno alle organizzazioni internazionali e sovrannazionali rivolte ad assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni".

http://www.santannadistazzema.org/default.asp

25/04/2009

25 aprile: Festa della Liberazione. I conti con il passato

I conti col tempo

25 APRILE 2009 - Proviamo a fare un po’ i conti col passato. I conti aritmetici, intendiamo. Scopriremo che, per avere una qualche memoria diretta della Liberazione (quella formata dai ricordi di un bambino che allora frequentava la prima elementare) oggi bisogna avere almeno settant’anni. E che per conservarne una memoria adulta (quella, cioè, di una giovane donna o di un giovane uomo del 1945) è necessario essere ultraottantenni. Un tempo enorme, una distanza immensa. Potremmo ricostruire la storia del dopoguerra raccontando uno dopo l’altro tutti i 25 Aprile che ci separano dal primo. Ognuno di noi coi suoi ricordi, con le sue percezioni.

08/01/2009

Beata quella terra che non ha bisogno di eroi!

ANNIVERSARI - Il 28 dicembre 1908 il territorio di Reggio Calabria e di Messina fu, com'è noto, investito da un terremoto di notevole intensità, che rappresentò la maggiore catastrofe nel Mediterraneo del Novecento. La sua carica di devastazione e morte distrusse città e paesi (le due città sullo Stretto quasi completamente rase al suolo), decine di migliaia di vite umane (il numero esatto non fu mai calcolato con esattezza, ma si parlò di 120.000 vittime), nuclei familiari ed esistenze individuali furono sconvolti in maniera radicale e la storia della società meridionale fu segnata in maniera irreversibile. E' perfettamente comprensibile, dunque, che il centenario di tale evento sia stato occasione di numerose iniziative intellettuali e politico-culturale, alcune delle quali di ottimo ...

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