Consulta giovanile, un anno positivo per il dialogo tra le religioni e le culture
CONSULTA GIOVANILE - A dodici mesi dalla sua istituzione la struttura traccia un bilancio delle attività svolte. Nel 2008, anno europeo delle culture, l'esperimento si sposterà nelle città.
Ad un anno di distanza dalla sua costituzione, la Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale si è oggi riunita per effettuare un bilancio del primo anno di attività. Hanno partecipato all’incontro anche i ministri Giovanna Melandri e Giuliano Amato, in qualità di firmatari del decreto per la costituzione della struttura consultiva. Per l’occasione Governoinforma ha incontrato Francesco Spano, suo coordinatore. Secondo Spano, l’appuntamento di oggi al Viminale è stato un momento importante perché la Consulta ha potuto scambiare con i ministri pareri e sensazioni.
Sia il Ministro per le politiche giovanili e per le attività sportive che il Ministro dell’Interno hanno rivendicato l’orgoglio di aver sostenuto una Consulta così forte e innovativa nelle iniziative. In particolare, il ministro Giovanna Melandri ha dichiarato di voler riportare l’esempio della buona pratica della Consulta anche nel forum della Alliance of Civilisation che si riunirà la prossima settimana a Madrid. Ha confessato inoltre che le piacerebbe che oggi l’Italia passasse su Aljazeera non tanto e non solo per il tema dell’emergenza rifiuti quanto per queste iniziative, uniche al mondo nel loro genere. Anche il ministro Giuliano Amato si è dichiarato particolarmente soddisfatto per il lavoro svolto dalla Consulta e ha auspicato che tra una anno si possa tracciare con lo stesso entusiasmo anche la linea del secondo step.
I progetti per il futuro sono ambiziosi; la volontà è quella di irradiare l’energia della Consulta a tutti i livelli. Una delle iniziative in programma è riportare la sua esperienza laddove i problemi e le opportunità di integrazione religiosa e culturale si vivono; l’idea è quella di costruire delle consulte analoghe in 14 città metropolitane con l’aiuto e la partecipazione dei Sindaci e dei Prefetti. A livello internazionale invece tutte le iniziative sono rivolte a stimolare i paesi stranieri ad esser maggiormente recettivi nei confronti dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, strumenti che facilitano il dialogo e lo scambio interculturale. I primi accordi sono stati presi con Algeria ed Egitto ma molti altri paesi si stanno dimostrando sensibili verso l’iniziativa.
Queste sono solo alcune delle attività che la Consulta Giovanile ha organizzato per il 2008; in realtà, ha spiegato a Governoinforma Francesco Spano, quest’anno sarà particolarmente impegnativo perché è l’Anno europeo delle culture.
Fonte: www.governoinforma.it - 10/01/2008
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