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Peggiora la salute del mare. Campania ultima

AMBIENTE - Mare italiano. Peggiora la sua salute. Maglia nera alla Campania. Rapporto di Legambiente a conclusione della ventesima campagna 2005 di Goletta Verde. Il "mare blu" diminuisce del 4,5% rispetto allo scorso anno.
Il mare italiano sta male. E il suo stato di salute peggiora. Nel complesso -4,5% di mare blu, ed e' ancora emergenza sulle coste grazie a cemento, abusivismo, scarichi fognari non depurati e illegalita' sparsa. Nonostante non mancano le buone notizie in alcune regioni. Promosse a pieni voti Basilicata, Toscana e Friuli-Venezia Giulia; migliora la Sardegna; sufficienza risicata per il Lazio; sonora bocciatura per Campania, che conquista la non onorevole maglia nera, Calabria e Sicilia.
E' la "fotografia" che Legambiente consegna a conclusione della ventesima campagna 2005 di Goletta Verde, condotta con il contributo di Vodafone Italia e in collaborazione con L'Espresso. Una campagna realizzata in Italia con la goletta Catholica e il "Pietro Micca", la piu' antica nave commerciale italiana, mentre alla Kalea, altra imbarcazione impiegata, e' stato affidato il compito di monitorare le acque internazionali lungo le aree marine protette del Mediterraneo, spingendosi anche in Croazia, Francia, Spagna, Tunisia, Malta e Albania.
I risultati di questa campagna sono stati illustrati durante una conferenza stampa tenuta dal presidente nazionale di Legambiente, Roberto Della Seta, dal direttore generale Francesco Ferrante, e dalla responsabile della comunicazione di Vodafone Italia. Ben 160mila i chilometri di mare solcati, 800 le tappe effettuate e 8mila i campioni di acqua analizzati nei laboratori a bordo delle tre unita' marine. "Strana estate: meno turismo, meno caldo, meno giornate di sole. E piu' inquinamento.
La folla mancata nelle localita' balneari, la pioggia e le temperature spesso non proprio estive capaci di rendere meno gradevoli le vacanze avrebbero dovuto avere almeno un pregio: quello di far diminuire la quantità di batteri fra le onde. E' invece accaduto il contrario", commentano i responsabili di Legambiente. L'Italia ha perso un altro 4,4% di acque blu, "passando dal 92% del 2004 all'87,5% della stagione in corso, a dimostrazione di uno stato di salute della depurazione degli scarichi fognari ancora molto precario".
E poi c'e' il cemento, "che continua a spuntare come i funghi: oltre 3300 i casi di abusivismo costiero accertati". E l'illegalita', quella dei natanti e delle moto d'acqua non in regola, quella degli scarichi abusivi, quella della pesca selvaggia. Goletta Verde di Legambiente non ha comunque solo fotografato i guai del mare e delle coste, perche' si riconoscono anche le eccellenze: "Lo straordinario patrimonio rappresentato dalle aree marine protette (sono 23 e si estendono per circa 640 chilometri), l'insieme di località dove turismo, ambiente, paesaggio, beni culturali e storici, mare e attivita' economiche seguono uno sviluppo più armonioso ed equilibrato".
Ma tornando alle criticita', le analisi - ha commentato Roberto Della Seta - dicono che la qualita' delle acque di balneazione peggiora, l'inquinamento organico e' aumentato. Alle foci dei fiumi poi la situazione e' ancora peggiore: circa il 70% dei punti campionati e' inquinato o gravemente inquinato. Questo e' "segno inequivocabile che i problemi sono a monte: l'inefficacia degli impianti di depurazione, il deficitario controllo degli scarichi illegali, il cemento fuorilegge sulle spiagge. E poi l'erosione delle coste, collegata a questi problemi, che continua a decimare interi tratti di litorale".
Secondo Legambiente, il vero guaio sta nel fatto che "ci si ricorda del mare solo in estate, mentre e' durante tutto l'anno che andrebbero messi in atto interventi. Quello che emerge in maniera evidente dall'osservazione di mari e coste quest'anno e' che proprio dove e' piu' forte la presenza e l'azione delle ecomafie (Sicilia, Campania, Calabria e Puglia), ecco che e' peggiore la qualita' delle acque e lo stato delle coste".
Cio' determina - ha aggiunto Della Seta - che "i problemi del mare italiano si concentrano proprio laddove la qualita' delle acque, delle coste e del turismo potrebbe rappresentare uno dei principali anticorpi contro il declino economico". Proprio dall'analisi incrociata dei diversi indicatori sia positivi che negativi scaturisce la classifica stilata da Goletta Verde di Legambiente, con tanto di voti alle regioni italiane.
TuoQuotidiano.it
24/08/2005
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