Un provvedimento che avrebbe dovuto premiare le eccellenze e favorire l’acquisizione di supporti didattici e tecnologici da parte di studenti capaci e meritevoli, rischia di trasformarsi nell’ennesima beffa e mortificazione per tanta gente onesta, gettando ulteriore discredito nella massima Istituzione calabrese. Intanto monta la protesta assolutamente legittima, che potrebbe assumere forme eclatanti.
COSE DI CALABRIA - I genitori degli studenti delle scuole superiori sono sul piede di guerra nei confronti della Regione Calabria a causa dell’ennesimo rinvio dell’erogazione delle borse di studio previste nel bando cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo – POR Calabria 2000/2006 Asse IV – Misura 3.6, per la concessione di Buoni premio per i migliori studenti calabresi delle Scuole Secondarie di 1° e 2° grado. Anno Scolastico 2007-2008, pubblicato nel BUR Calabria del 16 maggio dello scorso anno. Si tratta di una protesta che cova ormai da qualche tempo e sembra destinata a manifestarsi in forme abbastanza eclatanti visto lo stato di esasperazione di decine di famiglie che hanno anticipato da mesi somme che raggiungono mediamente i 1200 euro e si vedono beffati da una inspiegabile logica dei rinvii, del resto non nuova in questa regione.
Per rendersi conto che le proteste sono assolutamente legittime, basta ripercorrere le date delle scadenze tutte perentorie, pena la revoca del contributo, e tutte puntualmente disattese da parte della Regione. Il bando originario così recitava: “I beneficiari dovranno provvedere ad utilizzare il buono premio entro e non oltre il 20 ottobre 2008, pena la revoca del contributo stesso”. Entro i successivi 15 giorni dall’utilizzo dell’intero ammontare del buono e, comunque, non oltre il 5 novembre 2008, i beneficiari, “pena la revoca del contributo”, avrebbero dovuto consegnare agli Istituti Scolastici la documentazione con le pezze giustificative delle spese sostenute (contenente copia dell’assegno bancario non trasferibile emesso).
Il bando disponeva comunque che il buono premio doveva essere utilizzato per acquisto di libri di testo riferiti agli insegnamenti del proprio carico didattico; acquisto di pubblicazioni, riviste, periodici necessari o complementari alla didattica e comunque utili nella formazione scolastica; acquisto di hardware, software strumentazione ed attrezzature necessarie o complementari alla didattica, attinenti al proprio percorso formativo; iscrizione a corsi intensivi di formazione per il rafforzamento di competenze specifiche in campo scolastico (es. lingua straniere, informatica, ecc.) ed extrascolastico (es. recitazione, danza, musica, ecc.).
Nell’imminenza delle scadenze suddette veniva disposta un primo slittamento dei termini che venivano fissati “improrogabilmente” al 31 dicembre 2008 alle medesime condizioni. Ma ecco arrivare un ulteriore rinvio con scadenza al 15 febbraio 2009 ed infine, nonostante le fortissime sollecitazioni da parte delle famiglie, l’ennesimo spostamento che viene portato al 15 maggio 2009, praticamente ad un anno esatto dalla pubblicazione del bando. Si tratta di una decisione che ha provocato una fortissima irritazione negli interessati, molti dei quali avevano dovuto ricorrere ad un prestito in quanto non avevano a disposizione la somma necessaria e adesso si trovano in comprensibili difficoltà.
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