ORSOMARSO - «O cambiate passo e modo di amministrare o andate a casa». Il gruppo consiliare Rinascita democratica che siede sui banchi di opposizione in Consiglio comunale non usa mezzi termini nei confronti dell'Amministrazione comunale di Orsomarso guidata dal sindaco Alberto Bottone. In un incontro pubblico svoltosi nella serata di domenica 5 settembre 2021 in piazza Municipio a circa un anno dalle elezioni che hanno portato al governo del piccolo centro del parco del Pollino la compagine civica Realizziamo Orsomarso, i Consiglieri di opposizione Francesca Fortunato, Cosimo Galtieri e Pio Sangiovanni hanno tracciato un quadro impietoso della situazione politico-amministrativa, indicando tutte le lacune, inadempienze e criticità che vengono addebitate non soltanto alla gestione dell'Esecutivo guidato da Bottone e alla sua maggioranza, ma anche a quelle che si sono succedute negli ultimi 7 anni, in perfetta continuità politica fra loro. Nelle quali il Comune di Orsomarso ha visto smantellare completamente la struttura e l'organico del personale a seguito di pensionamento, sostituito da personale a tempo determinato: lo storico Corpo di Polizia Municipale, gli uffici amministrativi e l'ufficio tecnico, gran parte del personale adibito a mansioni e servizi esterni, riducendosi alle attuali due unità interne e 3 esterne, mentre sulla base della popolazione residente la legge prevede ben 9 dipendenti di ruolo.
E poi una lunga sequela di "opere incompiute" o fatte male: dalla realizzazione di un centro sportivo solo iniziato per il quale è stato contratto un mutuo di oltre un milione di euro che costa al Comune una rata di ammortamento annuo di 54 mila euro, la sede comunale ristrutturata con fondi regionale di protezione civile e destinata anche a Centro Operativo Comunale di supporto al sindaco, e il cui progetto è stato completamente stravolto, con l'aggravante che adesso la sede municipale è in affitto in locali di proprietà dell'Ente Parco. Si è poi passati alle tante polemiche seguite alla gestione della Valle del fiume Argentino, alle condizioni di degrado del cimitero di Orsomarso, ai risultati non conformi degli esami dell'acqua potabile della rete comunale che hanno portato all'emissione di un'ordinanza contingibile e urgente da parte del sindaco e al successivo intervento di sanificazione di serbatoi e vasche di accumulo.
Insomma, un resoconto senza sconti che ha portato all'accusa pesantissima alla maggioranza che si è succeduta negli ultimi sette anni, di aver "distrutto" Orsomarso, con conseguente richiesta di cambio di passo o dimissioni. I consiglieri di opposizione hanno comunque assicurato tutta la propria disponibilità a dare lealmente il proprio contributo per il bene del paese.
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