ORSOMARSO - Anche la storica palma del Capo mulino, che sembrava al riparo da agenti dannosi, protetta dall'intricato sistema di vicoli del borgo vecchio, fra la via Castello e via Argentina, è una vittima del Punteruolo rosso, Rhynchophorus ferrugineus, il cui attacco letale non sembra le abbia lasciato scampo. Gli alti e rigogliosi rami si stanno piegando lentamente verso il tronco monumentale, lasciando uno spazio vuoto sulla sommità che progressivamente si allarga. Una lenta agonia che terminerà con il completo distacco dei rami, mentre la fustaia resterà ancora al suo posto a marcire e verrà probabilmente rimossa per non costituire un rischio per la pubblica incolumità.
A vederla in questo stato mette un senso di malinconica tristezza, in quanto rappresentava l'elemento principale di arredo del vicinato, insieme alla vecchia fontana in ghisa nel piccolo spiazzo ombroso che accoglieva sempre qualche passante che percorreva la via da e per la valle del fiume Argentino. Una di quelle cose alle quali tutti erano abituati, a cui si voleva bene, come se fosse un amico più grande, pieno di esperienza e di ricordi. E si che ne avrà viste di persone passare e rinfrescarsi sotto le sue chiome durante la calura estiva, dissetandosi all'acqua fresca della fontana, sua fedele compagna.
Una palma diventata un vero e proprio simbolo di accoglienza ed ospitalità, non solo per le persone del vicinato e per i passanti, ma anche per un ardito fico selvatico che è cresciuto negli ultimi anni proprio al di sotto della chioma e che con il verde tenue delle foglie sembra consolare il grande ammalato, devastato dall'attacco mortale del terribile insetto.
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