ORSOMARSO - Un comitato di cittadini che collabori con il parroco per porre in essere ogni azione tendente ad avviare una grande fase di restauro della cappella di Santa Maria di Mercurio ed il recupero funzionale e di fruibilità del più vasto sito archeologico che insiste nella collina circostante. È questa l'idea lanciata dal parroco di Orsomarso don Mario Spinicci a conclusione della celebrazione religiosa svoltasi domenica scorsa proprio nel suggestivo santuario mariano che una antica tradizione vede diventare meta di centinaia di pellegrini ogni anno proprio per la seconda domenica di maggio.
I numerosi partecipanti provenienti da Orsomarso e da numerosi centri della Riviera dei Cedri, hanno avuto modo di osservare alcuni pannelli appositamente predisposti con i prospetti tecnici generali sul tipo di intervento che si dovrebbe andare a realizzare e che si articolerà in tre tappe fondamentali: la prima azione andrà ad operare un restauro conservativo ed architettonico dell'antica chiesetta rupestre che studi ormai consolidati fanno risalire almeno all'epoca di diffusione del monachesimo Basiliano in Italia meridionale ed alla concomitante riconquista bizantina, intorno all'anno Mille.
Un'opera tanto necessaria se si pensa che si tratta di uno degli esempi di architettura e arte basiliana il cui stato di conservazione è da considerarsi buono, nonostante l'usura del tempo ed alcuni interventi di manutenzione risalenti alla prima metà del secolo scorso che in parte ne hanno trasformato la caratteristica struttura interna. Il secondo intervento punterà alla sistemazione e recupero funzionale del sentiero e dell'area di accesso al santuario stesso, rendendolo più accogliente e fruibile per tutti i visitatori. La terza fase è sicuramente la più ambiziosa ma è anche quella che punta a ricostruire e restituire l'identità storico - culturale ed archeologica dell'antico Castromercurio, riconosciuto come centro dell'Eparchia monastica del Mercurion.
Un'idea-progetto complessa e articolata che, come ha precisato don Mario Spinicci, dovrà investire innanzitutto i vari livelli istituzionali ed ecclesiastici, la Sovrintendenza per i beni artistici ed archeologici della Calabria, ma che potrà essere realizzata soprattutto se si riuscirà a coinvolgere tante persone, nativi e residenti ad Orsomarso, ma anche gente dei paesi vicini e orsomarsesi che vivono ormai da generazioni in altre regioni d'Italia o all'estero. Riuscire a costruire una grande rete di relazioni e collaborazione, è questo l'obiettivo del nascente comitato, per fornire un supporto di idee e di risorse che facciano camminare l'impresa.
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