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Gli interventi di chiusura dei candidati della lista "Paese democratico"

DOCUMENTI - Allo scopo di fornire la più ampia informazione ed un servizio finalizzato alla conoscenza, alla discussione ed alla riflessione individuale e di gruppo, anche se ormai il risultato è stato acquisito, pubblichiamo gli interventi di chiusura della campagna elettorale per l'elezione del Sindaco e del Consiglio comunale di Orsomarso. Interventi che ci sono stati cortesemente trasmessi da Simone Rienti, Rosemarie Farace e Paola Maria Candia.

SIMONE RIENTI: "Noi non viviamo di politica."
Buonasera a tutti, cari concittadini;
Non servono presentazioni in quanto ci conosciamo tutti in questo nostro piccolo paese. Nonostante da anni, per esigenze di lavoro, vivo lontano, ho sempre avuto il desiderio di tornare a Orsomarso, perchè è qui che vive la mia famiglia, i miei amici, ed è in questo paese che conservo la mia storia e i miei ricordi.
Nei miei ricordi c’è un Orsomarso fiorente che, purtroppo, nel corso degli anni è andato via via peggiorando, obbligando tanti giovani a spostarsi altrove per il lavoro.
Il nostro paese ha subito un declino politico e sociale che bisogna oggi ribaltare. Questo è il motivo per il quale ho deciso di impegnarmi, per i cittadini di Orsomarso, candidandomi nella lista di Paola, nella quale ho contribuito fin dall’inizio per la costruzione di un gruppo persone animate da un solo proposito:
agire per il bene di tutti, con l’umiltà, la trasparenza e l’onestà che contraddistingue la nostra squadra.

Queste convinzioni, soprattutto l’onestà e la trasparenza, mi hanno spinto a schierarmi in prima persona, perché penso che il cambiamento di Orsomarso debba partire da noi. Dove prevale il disinteresse, l’egoismo e i personalismi, la mia vuole essere una scelta differente, determinata e coraggiosa. Voglio dare il mio contributo convinto per sovvertire lo stato di abbandono e di insofferenza che persiste nel nostro paese.
Smettiamo di delegare ad altri il nostro futuro, prendiamoci cura di ciò che è nostro, di ciò che ci appartiene. Riappropriamoci della cosa pubblica e creiamo un paese migliore. Un paese che sappia costruire condizioni migliori per i suoi cittadini, per le famiglie che ci vivono e per le persone che potranno venirci a vivere.

Sono tante le cose da fare. Per questo bisogna lavorare dal primo giorno: stare la tra gente, ascoltare i loro bisogni, spendersi al massimo e fare tutto ciò che è possibile fare nell’interesse di tutti.
Qualcuno dice che siamo inesperti. Certo, noi non viviamo di politica. Siamo istruiti e abbiamo conosciuto altre realtà dalle quali abbiamo imparato molto.
Per questo ritengo inaccettabile il divario che esiste ancora tra queste altre realtà e Orsomarso, un paese fermo da anni.
Noi ce la metteremo tutta per farlo ripartire, lavorando giorno per giorno e nell’interesse esclusivo dei cittadini.

E’ questa la nostra promessa, e la mia in particolare. Usa il tuo voto. Cambia Orsomarso. Vota la lista numero 3, Paese Democratico.

ROSEMARIE FARACE - "Una politica coraggiosa, capace di dire la propria opinione senza museruola e senza bavagli".

Buona sera a tutti. Per coloro che non mi conoscessero mi presento: mi chiamo Rosemarie Farace, vivo a Orsomarso da quando sono nata. In questa campagna elettorale sono candidata nella lista N°3 Paese democratico. Quando la candidata a sindaco Paola Candia mi ha proposto di candidarmi non ho espresso subito la mia adesione, perché la mia esperienza di vita mi ha insegnato a guardare alla politica con diffidenza e l’idea di vedermi su un pulpito e rappresentare quella mediocrità che ho spesso temuto mi ha indotto a una pausa di riflessione.

Poi ho deciso di accettare con determinazione e motivazione perché non è sbagliato il concetto di politica in sé. La politica è alla base della progettualità di una comunità. Il problema è rappresentato da chi eletto democraticamente fa uso clientelare e privatistico della pubblica amministrazione. Ho accettato questa candidatura perché se desideriamo che la nostra comunità cambi non ci dobbiamo limitare a criticare, a spettegolare standocene seduti comodamente nel nostro salotto di casa. È comodo l’ozio, è facile criticare. È difficile avere il coraggio di affrontare la realtà. Ho accettato questa candidatura senza pretendere niente in cambio, ma piuttosto offrendo la mia operosità per servire la comunità a cui appartengo. Ho accettato perché nel programma che tutti insieme presentiamo non ci sono promesse idilliache, ci sono obiettivi realistici. Non possiamo promettervi di portare Orsomarso sulla Luna perché Orsomarso attualmente non riesce a competere neanche con le frazioni dei nostri comuni limitrofi.

La presentazione del nostro programma è stata effettuata con chiarezza espositiva e motivazione verso i contenuti dalla nostra candidata a sindaco Paola Candia.

In questo intervento parlerò di me come gruppo, non avrebbe senso parlare di me come singolo candidato. Per governare un paese è necessario che l’individualità di ciascun componente sappia amalgamarsi in modo sinergico al gruppo, senza spirito di prevalsa personale; poi vorrei avanzare delle riflessioni personali su alcuni aspetti della politica orsomarsese.

La lista n°3 Paese democratico è l’unica lista formata interamente da orsomarsesi che in questo paese sono nati, sono cresciuti, e in questo paese hanno deciso di edificare la loro casa e far crescere i loro figli, nonostante le palesi difficoltà che caratterizzano i piccoli centri urbani.

Ciò che ci unisce è il senso di appartenenza a questo paese, appartenenza che in questo momento di difficoltà politica ci ha portati a unirci per essere operativi: Orsomarso è troppo prezioso per lasciarlo in balie di onde straniere, Orsomarso ha il diritto di avere accanto cittadini che pensano unicamente al suo bene.

Noi abbiamo aderito a questa lista sicuri e certi di una sola consapevolezza, il mandato prioritario: servire con trasparenza e onestà la nostra comunità. A noi non interessa sapere anzitempo la nomina che ci verrà assegnata, perché il rinnovamento del nostro paese non potrà avvenire se si continuerà a pensare all’interesse privato, se ancora saremo disposti a vendere le nostre coscienze, la nostra libertà di pensiero, se da cittadini mediocri continueremo a credere in false promesse. Promesse che molte volte sono diritti che ci spettano perché previsti dallo Statuto del nostro Comune.

Lo Statuto, ebbene si anche noi orsomarsesi abbiamo uno Statuto, e non l’ha portato la cicogna; sarà pieno di polvere, ma c’è, esiste ed è ora che qualcuno si svegli, si spogli della menzogna, dell’ipocrisia, dell’indifferenza e lo faccia risplendere per dare luce alle nostre esigenze di cittadini orsomarsesi. Noi come candidati ma prima come orsomarsesi saremo pronti a farlo se voi lo vorrete.

È giunto il momento di dare al voto politico il giusto valore, un valore democratico, libero da condizionamenti e vincoli legati a parenti e ad amici. L’affetto e l’amicizia non si possono barattare con un voto, non si possono quantificare, materializzare in una campagna elettorale e chi pretende di farlo non è un vero amico, né un vero familiare. Un amico, un parente non ha prezzo vale più di un voto, molto di più. Impariamo a rispettare la libertà di espressione. Nessun uomo ha il diritto di strumentalizzare il pensiero di un altro uomo. L’emancipazione e la libertà di una comunità derivano necessariamente dalla capacità di manifestare un consenso libero e convinto escludendo sudditanze che vedono gli elettori manovrati come pedine. Nel periodo elettorale impariamo ad ascoltate e credere chi dice la verità, chi è disposto come noi a non fare promesse favolose ma pronti piuttosto a farsi carico dei problemi, molteplici e di non facile risoluzione, del paese per cercare di ridare a Orsomarso la sua dignità. Se lo merita.

Riappropriamoci della nostra vera identità di orsomarsesi, di cittadini semplici, onesti e ospitali. Lasciamo sprofondare nel baratro la falsa identità, quella che purtroppo ha preso il sopravvento e ci presenta all’opinione pubblica degli altri Comuni come cittadini ignavi, incapaci di prendere una decisione che preferiscono il commissariato pur di non avere lo scomodo di andare a votare e assumersi delle responsabilità.

Un paese che si lascia governare da una figura commissariale è una comunità che merita il disagio in cui versa.

Credo che il percorso non sarà facile, dovremmo percorrere insieme strade sterrate, tortuose e in salita ma io sono sicura che in ognuno di noi, appartenente a questa comunità, ci sia il desiderio di ritrovarsi, di condividere ideali, progetti di vita sociale. Ne è prova il forte legame verso le nostre tradizioni, verso il nostro folcrore, ne sono testimoni i nostri emigranti molti dei quali dormono tenendo la fotografia di Orsomarso alla testiera del letto, e altri emigranti che hanno promesso alla partenza per la rabbia di non ritornare più ma il richiamo di Orsomarso è più forte e li spinge a ritornare e altri ancora che fiduciosi e speranzosi fino alla fine non sono ritornati più.

Noi candidati siamo pronti a percorrere insieme a voi questo percorso, se voi lo riterrete opportuno.

Questa piazza tanti anni fa è stata spettatrice di una politica diversa da quella che si vede oggi in alcune fazioni politiche. Se potesse parlare direbbe: c’era una volta una politica coraggiosa, capace di dire la propria opinione senza museruola e senza bavagli. C’erano gruppi politici che condividevano degli ideali: di democrazia, di rinnovamento, di libertà, bandiere orgogliose di sventolare al cielo.

Oggi questa comunità quali modelli è in grado di offrire ai propri figli? Abbiamo difficoltà a promuovere e sostenere persino una campagna elettorale sviluppata in un clima di Guerra fredda alimentata da risentimenti medievali, da rivendicazioni personali, dominata dall’assistenzialismo, dalla morte delle ideologie, dallo schiavismo dell’anima.

La maggior parte di noi non ha un passato politico, siamo una lista giovane, ma non siamo burattini, abbiamo una testa pensante, energia, abilità, potenza individuale e capacità di agire (e questo è ciò che vi possiamo garantire e promettere perché già lo possediamo). Nessuno pensi che siamo disposti a venderci e ad accettare compromessi e baratti di alcun tipo. Nessuno pensi che non siamo in grado di distinguere gli adulatori, gli opportunisti, gli azzeccagarbugli. Ed eventuali variazioni, manomissioni e colpi di mano da parte di possibili interpreti di clientelismi e favoritismi che minaccerebbero il nostro mandato prioritario ossia servire con trasparenza e onestà la nostra comunità ci vedrebbero pronti a difenderlo.

Prima di salutarvi volevo rivolgervi un invito: in questa campagna elettorale sono state presentate tre liste. È ovvio che solo una fra queste potrà finalmente amministrare il nostro paese. Se davvero siamo interessati a Orsomarso, le liste che non otterranno il consenso e gli elettori che l’avranno appoggiate accettino con maturità la realtà dello scrutinio, evitando di aggravare ulteriormente Orsomarso, evitando di dividere piazze, quartieri, locali pubblici e processioni, e noi candidati dopo lo scrutinio evitiamo di sottoporre alla macchina della verità gli elettori, è ridicolo. I candidati che entreranno nella minoranza cerchino di smussare risentimenti e prepotenze e si adoperino piuttosto, con spirito di iniziativa e operosità, per il bene di Orsomarso.
Noi siamo pronti anche a questo.

PAOLA MARIA CANDIA - "Mi avete raccontato i vostri disagi, i vostri piccoli e grandi problemi che vivete nel quotidiano, le difficoltà e le delusioni di tante promesse ...".

Carissimi concittadini,
stasera ci troviamo di nuovo insieme, dopo una lunga campagna elettorale, a fare il resoconto di questa nuova e bellissima esperienza che mi ha coinvolto ed emozionato.
Per me è stata la prima esperienza. Certamente ho vissuto altre campagne elettorali, non da protagonista, però, e vi assicuro che non è la stessa cosa.
Viverla in prima persona, andare a casa della gente, parlare, confrontarsi, ma soprattutto ascoltare è tutto un altro discorso.

Mi ha emozionato molto bussare alle vostre porte, entrare nelle vostre case. Dovunque mi avete aperto, mi avete fatto entrare, ci siamo seduti ad un tavolo ed abbiamo parlato. Mi avete raccontato i vostri disagi, i vostri piccoli e grandi problemi che vivete nel quotidiano, le difficoltà e le delusioni di tante promesse, magari non tutte mantenute. Con semplicità e umiltà mi avete raccontato le vostre storie. Molti disagi e malumori li ho incontrati nelle contrade: persone che nel 2009 non hanno ancora l'illuminazione pubblica, per entrare in casa devono lasciare i fari delle macchine accesi, altrimenti non riescono ad infilare la chiave nella toppa. Quella strada ancora sterrata che diventa pista per le scorribande in moto, e chi ci vive è costretto ad ingoiare polvere. Magari quella griglia per la raccolta dell'acqua piovana, sempre attesa e mai arrivata. E dopo questo lungo inverno piovoso, immaginate cos'è successo.

E che dire dell'acquedotto a Scorpari! Ancora oggi in questa contrada manca l'acqua potabile. La gente si è arrangiata come meglio ha potuto, si è attrezzata con le cisterne, ma comunque persone che vivono il disagio di andare alle fontane pubbliche a riempirle. Ci vuole tempo e fastidio. Il nostro impegno sarà prioritario nel portare a soluzione questo annoso problema.
E poi la cava della contrada Marina, che tanti danni ha provocato e tanti disagi continua a provocare.
La battaglia già intrapresa per il completo riconoscimento del diritto alla salute a tutti i cittadini continuerà con più forza e vigore nei confronti degli organismi provinciali e regionali responsabili.
Un'azione che nei mesi scorsi mi ha portato ad investire, oltre che i suddetti organi provinciali e regionali, anche il presidente della repubblica direttamente.

Un altro grave riguarda i cinghiali: TUTTI coloro che hanno un pezzo di terra si lamentano che non possono coltivare poiché i cinghiali vanno e distruggono tutto. La gente è stanca di lavorare inutilmente, spesso se vuole raccogliere qualche frutto è costretta a recintare il proprio terreno. Anche in questo caso è necessario intervenire, lavorare insieme al Parco per risolvere questa situazione incresciosa che sta provocando non pochi problemi a chi coltiva la terra.

Sono tutte richieste normali, cari concittadini. Richieste legittime. Sono diritti negati e non sono favori. Ripeto quello che si chiede sono diritti, non favori.

Sono anni che ad Orsomarso non si amministra. Tempo che abbiamo sprecato. Tutti gli altri paesi della zona sono andati avanti, hanno fatto progressi, hanno avuto fondi, mentre noi siamo rimasti indietro.
E' necessario riappropriarci del ruolo che ci compete, cari orsomarsesi. Dobbiamo tornare ad amministrare il nostro comune, non possiamo più perdere altro tempo!

Amministrare insieme, NOI e VOI. Per lavorare bene c'è bisogno della collaborazione di tutti: dei vostri suggerimenti, dei vostri consigli, del vostro aiuto, anche delle vostre critiche, basta che siano critiche costruttive e non distruttive.

Dobbiamo realizzare una nuova fase politica, dobbiamo lavorare con spirito costruttivo e unitario: sono questi gli argomenti con i quali ho chiesto il consenso per la nostra lista, argomenti che ho prospettato che ho esposto sia nel mio intervento pubblico di apertura di campagna elettorale sia nei numerosi contatti privati.
Noi vogliamo realizzare, vogliamo intraprendere il cammino, certo non facile, ce ne rendiamo conto, per costruire un tessuto democratico sano, in cui le idee di quanti hanno a cuore le sorti del nostro paese abbiano diritto di cittadinanza, senza pregiudizi e anacronistiche preclusioni.

A tale proposito vogliamo promuovere la partecipazione democratica di tutti i cittadini, singoli e associati, valorizzando al massimo il ruolo delle associazioni presenti ad Orsomarso: il Centro Sociale, la Pro Loco, Abystron, Augusto D'Aolio, Fidas, la Banda Musicale, il Gruppo Parrocchiale. Tutte realtà vive e preziose per rilanciare la vita sociale, civile e culturale di Orsomarso. Il comune sarà il luogo in cui tutti i cittadini si sentiranno a casa propria, il luogo dove verranno accolti, ascoltati e aiutati a risolvere i propri problemi.

La campagna elettorale che si sta per concludere, in verità, è stata molto corretta e abbastanza rispettosa degli avversari, forse una campagna un pò anomala a cui non si era abituati. Da alcuni è stata definita un pò piatta, ma questo non significa che non ci sia stato ugualmente qualcuno che, in questi giorni, al riparo delle mura domestiche, ha riscoperto l'antico vizio di chiedere il voto contro qualcuno o qualcosa, dipingendo l'avversario un incompetente, facendo apprezzamenti di vario genere e via di questo passo con argomentazioni che pensavamo appartenessero al passato.

Ho voluto riprendere e segnalare questo fatto e lo faccio con spirito costruttivo per dire che tali argomenti non creano consenso, non avvicinano alla politica, la fanno apparire una lotta senza senso, non creano sana competizione che si basa sulle scelte e sulle idee programmatiche che ognuno ha diritto di giudicare e criticare liberamente.
Non ho voluto, quindi, riprendere l'argomento per controbattere, perché noi non facciamo nessun apprezzamento sui nostri competitori. Contiamo sull'intelligenza dei cittadini che sapranno giudicare da quello che ascoltano e da quello che leggono.

La nostra lista è formata da persone che hanno intelletto, capacità e soprattutto la cosa più importante: tanta, tanta volontà e serietà.
Persone che hanno dimostrato o che stanno dimostrando, ognuno nel proprio ruolo e ambito, di sapersi creare un proprio spazio, una propria via e di emergere con onestà ed intelligenza.
Persone che dando esempio di serietà e rettitudine hanno formato una propria famiglia.

Noi donne presenti nella nostra lista, oltre ad essere delle madri esemplari al pari di tutte le mamme del nostro paese, abbiamo tutte le capacità per essere delle brave amministratrici comunali.
Dico queste cose non per presunzione ma semplicemente per mettere in evidenza che la nostra lista non è composta da sprovveduti ma da gente che pur essendo alla prima esperienza amministrativa sa come impostare ed avviare il proprio lavoro.

La nostra lista in ogni caso non è figlia di nessuno e se necessario può avere dei validi punti di riferimento.
Dicevo prima che le nostre idee programmatiche rappresentano l'elemento principe sul quale chiediamo il consenso per la nostra coalizione.

Diciamo questo perché il nostro programma non è un libro di sogni irrealizzabili facile da scrivere o da declamare, ma si basa ed è impostato, invece, realisticamente sulle nostre risorse e possibilità che, comunque, non sono poche e non sono di scarso valore.
E' una ricerca che vuole portare all'utilizzazione di quello che abbiamo, e non esagero se dico delle ricchezze che abbiamo, delle ricchezze che in questo nostro territorio esistono e che in larga parte sono inutilizzate, scarsamente utilizzate o male utilizzate.

Abbiamo voluto fare, di questo nostro programma, l'asse portante della nostra campagna elettorale, perché è sulle idee programmatiche che bisogna valutare la consistenza di una proposta politica e, permettetemi di dire che è sulla base delle idee programmatiche che bisogna valutare il valore e la preparazione di chi si presenta, di chi si candida per amministrare la cosa pubblica.

Come avete potuto vedere noi non vi abbiamo fatto promesse, o false promesse che sapevamo di non poter mantenere. Non vi abbiamo voluto ingannare. Abbiamo semplicemente detto che vogliamo rimboccarci le maniche e LAVORARE. Fare ciò che è possibile senza illudere nessuno, ma soprattutto vi chiediamo FIDUCIA. Dovete aver fiducia in Noi, e noi ce la metteremo tutta per non deludervi, ma per esservi accanto così come si fa tra amici. Con Sincerità.

E con sincerità ed umiltà chiediamo il vostro voto.
Voi tutti, cari concittadini siete a conoscenza della nostra serietà ed onestà ed è a voi che chiediamo il vostro appoggio.

Domani e dopodomani recatevi in massa al seggio elettorale, votate per noi. Scegliete bene, votate per voi stessi, per i vostri figli,con fiducia ed entusiasmo, votate per fare iniziare il futuro.
Usate il vostro voto per cambiare, votate Lista n. 3 Paese Democratico.

AUGURI ORSOMARSO !

11/06/2009
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4 commenti.

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