ORSOMARSO - “La minoranza è rock, la maggioranza è lentissima, il sindaco-re è nudo”. Con questo titolo abbastanza colorito, che si rifà in parte alla riuscitissima trasmissione televisiva targata Celentano, il gruppo di opposizione consiliare Insieme per Orsomarso a ripreso i temi che hanno caratterizzato la vita amministrativa orsomarsese nell’ultimo mese e mezzo e che è ruotata attorno all’approvazione del riequilibrio di bilancio e degli atti correlati, compreso il riconoscimento di debiti fuori bilancio.
Una lunga serie di addebiti nei confronti dell’Amministrazione comunale, di alcuni assessori e del sindaco Angelo Paravati che vengono accusati di essere responsabili di una gestione superficiale, arrogante ed irrispettosa dei diritti della minoranza. “Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio – scrivono gli esponenti di opposizione – durante il consiglio comunale del 20 ottobre 2005, il sindaco ha impedito in modo arrogante a noi consiglieri di minoranza di discutere e di esercitare il nostro diritto-dovere di rappresentanti del popolo (ci chiediamo a questo punto di cosa ha paura questa amministrazione e cosa non vuole far sapere).
Fra l’altro i debiti fuori bilancio non esistevano alla data del 27 settembre, come rapportava il Dr. Marsiglia ‘’vista la relazione del Revisore dei conti’’, che però veniva presentata al protocollo dell’Ente il giorno successivo, 28 settembre 2005. Ma non è la prima volta che questo accade”.
Ed è proprio su alcuni vizi contenuti negli atti che il gruppo Insieme per Orsomarso richiama l’attenzione della popolazione e delle autorità competenti. In particolare nel documento si richiama la circostanza, verificatasi nel corso del civico consesso del 20 ottobre scorso, che ha visto il segretario comunale dell’Ente dichiarare di non riconoscere come autentica la propria firma apposta in calce alla delibera di giunta n.40 che riguarda un incarico di progettazione esecutiva di lavori da realizzarsi presso l’edificio scolastico di Orsomarso, per un importo di 100 mila €.
“Ci auguriamo – concludono i consiglieri di opposizione – che questa torbida faccenda si riveli come l’ennesima svista, ma qualora così non fosse ci troveremmo di fronte ad un fatto di inaudita gravità le cui conseguenze ognuno di voi potrà immaginare. In ogni caso siamo sicuri che le autorità competenti, nelle quali poniamo la nostra più incondizionata fiducia, faranno piena luce su quanto accaduto”.
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