Bracconaggio. I Vas si costituiranno parte civile
ALTO TIRRENO - Encomio dei VAS al Corpo forestale dello Stato. Quintieri: Ci costituiremo nel processo a carico dei bracconieri.
Desidero encomiare pubblicamente gli uomini del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Grisolia per la brillante operazione di Polizia Giudiziaria eseguita nel territorio comunale di Verbicaro, all’interno del Parco Nazionale del Pollino, che ha portato al sequestro di due fucili, numerose cartucce, una torcia elettrica ed al deferimento all’Autorità Giudiziaria di quattro cacciatori del posto.
Lo ha dichiarato il giovane cetrarese Emilio Quintieri, Responsabile del Nucleo di Vigilanza Ambientale dei Vas della Calabria ed attivo esponente dei Verdi vicino al neo Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Alfonso Pecoraro Scanio nell’apprendere la notizia dell’operazione antibracconaggio portata a termine all’interno dell’area naturale protetta dal Comandante della Stazione Forestale di Grisolia Sovrintendente Biagio Papa coadiuvato dall’Agente Scelto Rocco Marino che è finita sul tavolo del Sostituto Procuratore della Repubblica di Paola Eugenio Facciolla.
L’impegno e l’energia con i quali gli uomini del Corpo Forestale dello Stato si adoperano per proteggere l’ambiente in tutte le sue manifestazioni, non sono altro che l’espressione di un elevato senso morale che esalta la dignità dell’essere umano nonché sulla sensibilità, rispetto e amore per la natura cosa che altri soggetti, come i cacciatori, non possono certamente decantare. La vigilanza sull’attività venatoria e l’accertamento delle violazioni alle leggi in materia di caccia, in particolare modo la prevenzione e repressione di quell’antico fenomeno che è il bracconaggio, prosegue Quintieri, è tra i principali e più tradizionali compiti del Corpo Forestale dello Stato.
Il bracconaggio è legato alla pratica di tecniche di caccia minore di cui la storia e la letteratura parlano scarsamente, ma che sono rimaste nella memoria genetica delle popolazioni rurali. Questo tipo di caccia non ha niente a che fare con le mitiche imprese di Ercole, con quella pratica eroica e formativa del filosofo Senofonte consigliatagli da Platone né con la caccia reale raffigurata negli immensi dipinti cinquecenteschi di tutte le Corti d’Europa. Essa si rifà all’esperienza dei “soliti ignoti” vissuti nelle pieghe della storia di ogni tempo che faticavano non poco per procurarsi il pasto quotidiano.
Ma ora da caccia per la sopravvivenza di chi non aveva nemmeno le risorse per acquistare un arma è diventata un gioco pericoloso, a segno di sfregio e disprezzo nei confronti della Legge. Proprio nei giorni scorsi anche a Cetraro gli uomini della locale Stazione Sovrintendente Massimo Avolio e Agente Francesco Fasano hanno rinvenuto e posto sotto sequestro una ingegnosa trappola con esca viva per uccelli, nei pressi della Scogliera dei Rizzi, area di notevole pregio ambientale proposta dalla Regione Calabria, nell’ambito del Progetto Bioitaly, alla Commissione Europea come “Sito di Importanza Comunitaria”.
Noi come Associazione Ambientalista saremo a fianco ed a sostegno del Cfs e della Procura della Repubblica di Paola chiedendo la giusta punizione dei bracconieri. Infatti ho già chiesto al Presidente Nazionale Sen. Guido Pollice di dare mandato ai nostri Legali di avviare l’iter procedimentale previsto dalla legge per intervenire nel giudizio come parte offesa con espressa riserva di costituirci parte civile.
Il Lavoro svolto dai nostri Forestali è una dimostrazione encomiabile, di spirito e di sacrificio, di attaccamento a dei valori di difesa della natura e di rispetto della legge che merita di essere sostenuto in ogni sede specialmente quando si tratta di far assicurare alla giustizia dei bracconieri crudeli e insensibili come quelli trovati nel Parco Nazionale del Pollino.
Cetraro lì 26 Settembre 2006
27/09/2006
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