ORSOMARSO - Il gruppo consiliare Rinascita Democratica ha abbandonato i lavori del Consiglio comuna-le svoltosi nella serata di lunedì 30 novembre scorso in segno di protesta contro la decisione della maggioranza di utilizzare la stanza del sindaco come locale di riunione del civico consesso. Si tratta di "una deci-sione presa a malincuore", hanno sostenuto nella dichiarazione fatta mettere a verbale in apertura di seduta. I consiglieri di opposizione Pio Giovanni Sangiovanni, Francesca Fortunato e Cosimo Galtieri, hanno motivato la loro scelta sostenendo che la sede scelta non è idonea ad ospitare il Consiglio comunale in quanto non rispetta quanto previsto dallo Statuto e dal Regolamento del Consiglio comunale.
«Nonostante - si legge nel documento - avessimo ampiamente chiarito verbalmente la nostra posizione al sindaco e all'Amministrazione comunale nella giornata di giovedì 26 e per iscritto il giorno dopo, venerdì 27 novem-bre tramite PEC, la maggioranza che amministra il Comune di Orsomarso ha ritenuto di dover procedere contro ogni evidenza nella decisione inspiegabile e irragionevole, oltre che non motivata, di svolgere la se-duta nella stanza del sindaco che non ha alcun requisito per ospitare i lavori del Consiglio comunale. Ciò non solo per il mancato rispetto delle norme anti-covid, ma soprattutto perché viola apertamente quanto previsto dallo statuto comunale che stabilisce espressamente che durante le sedute del consiglio va garanti-to un adeguato spazio per ospitare il pubblico che vorrà assistere. Ledendo in modo grave i più elementari diritti dei cittadini».
«Il Consiglio comunale - precisano gli esponenti della minoranza - è un organo istituzionale del Comune che merita rispetto e non può essere trattato come una sorta di appendice ormai marginale che non viene degnato neanche di una sede che le spetta per legge. Non consentiremo che prosegua questa prassi inaccet-tabile e intraprenderemo ogni azione politica volta a tutelare e garantire l'immagine, la dignità e il ruolo del Consiglio comunale».
Particolarmente critico il gruppo consiliare di opposizione rispetto alla questione della mancata attivazione della fibra ottica, nonostante il cavidotto già realizzato da anni. «La cosa reale che denunciamo - affermano i consiglieri del gruppo Rinascita Democratica - sono i gravissimi disagi di docenti e famiglie, i cui figli devono svolgere attività didattica a distanza con una rete assolutamente inadeguata e obsoleta che penaliz-za gravemente il processo di apprendimento».
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