Il problema non è Lucia Annunziata o Michele Santoro. E' che vogliamo sapere quel che accade a Gaza. E lì la stampa estera non può entrare.
INFORMAZIONE - Non sono interessato all'ennesimo referendum che coinvolge Michele Santoro e Lucia Annunziata, dopo lo scontro di ieri ad Annozero. Certo, mi sembra però un po' azzardato per molti di coloro che hanno parlato, tuonare ipotesi censorie quando in Tv, in altre trasmissioni, quelle stesse voci che oggi difendono Lucia Annunziata non hanno detto nulla su linciaggi mediatici, liste di proscrizione, bugie e inganni mediatici legate ad altre guerre, come per esempio quella in Iraq. A chi dal centrodestra attacca Santoro e manifesta solidarieta' a Lucia Annunziata ricordo invece che volevano cacciarla dalla presidenza Rai perche' dicevano che era faziosa. Adesso la erigono a nuova paladina dell'informazione libera. Quanta ipocrisia...
Il tema reale è che la Rai questa guerra non la sta raccontando a dovere, il tema vero è che si dovrebbe pretendere che la stampa estera possa entrare a gaza per capire quello che sta accadendo. Il tema vero è che non è possibile vedere unicamente servizi in diretta dai comandi militari. Il problema vero lo ha posto Massimo D'Alema: bisogna riflettere sul modo in cui i media stanno coprendo la crisi di Gaza.
Personalmente voglio essere libero di apprezzare Lucia Annunziata per le posizioni che esprime come sempre molto chiaramente, ma anche dire che Michele Santoro, ieri, ha dato voce a molti protagonisti di quel conflitto che da altre parti non potrebbero parlare. Non è ammissibile distrarre l'attenzione da quel che sta accadendo spostando l'attenzione da quel che a Gaza sta accadendo all'ennesimo referendum tra Lucia Annunziata e Michele Santoro. Qualcuno vuole lanciare la palla in Tribuna per distogliere l'attenzione da quel che sta accadendo in campo. Il vero problema, allora, e' proprio questo, c'e' un principio d'ordine che governa la copertura della crisi di Gaza. Una regola secondo la quale i giornalisti non possono entrare a Gaza, le immagini di quel che accade li' non si devono vedere, alcuni protagonisti non possono parlare, i mediattivisiti vengono minacciati.
Su questo, domani alla marcia di Assisi, verra' presentato un documento a firma del coordinatore della tavola della pace Flavio Lotti, che chiede garanzie. Io stesso ho ricevuto molte telefonate di colleghi che non riescono a lavorare, perche' non li si fa entrare neppure a Gaza. Per la tv pubblica italiana, allora, e' il caso di riflettere magari con una trasmissione alla quale invitare Santoro e la Annunziata su come si puo' uscire da una situazione paradossale, per la quale D'Alema ha detto che per informarsi sulla crisi lui guarda Al Jazeera.
Fonte: Art. 21 (di Giuseppe Giulietti) - 16.01.2009
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