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PERSONE
02/11/2009
CULTURA - E' morta ieri a Milano la poetessa Alda Merini. Era considerata la più grande poetessa italiana vivente.
Viveva in condizioni di quasi indigenza una scelta di vita basata su una sorta di "noncuranza") tanto che i pasti quotidiani le venivano portati dai servizi sociali comunali. Ha cantato gli esclusi e ha vissuto sulla sua pelle una delle peggiori forme di esclusione: la malattia mentale. Negli ultimi anni, per una strana contraddizione, era diventata quasi popolare: abbastanza frequenti le sue apparizioni in Tv dove, con la sua voce arrochita dal fumo, diceva sempre cose profondissime e, nello stesso tempo, del tutto comprensibili al grande pubblico. Grazie a lei, molti si erano avvicinati alla poesie.
Vogliamo omaggiarla con la pubblicazione di alcuni suoi versi.
11/05/2009
MUSICA E SOLIDARIETA' - "DOMANI 21/04.2009" è stato registrato in un solo giorno, il 21 aprile 2009, in un solo luogo, le Officine Meccaniche Recording Studios di Milano. Tutti gli artisti e le persone coinvolte hanno partecipato al progetto a titolo gratuito.
21/04/2009
ANNIVERSARI - Mercoledì 22 aprile la donna più popolare d'Italia compirà cento anni. Non è una diva, né una campionessa dello sport, ma una campionessa del pensiero. Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la Medicina nel 1986, ha scoperto il Nerve Growth Factor (Ngf), il fattore di accrescimento delle cellule nervose: un passo in avanti decisivo per la conoscenza del cervello e per la cura delle malattie degenerative.
09/02/2009
di Stefano Sangiovanni
L'OPINIONE - Il caso Englaro ci mette di fronte alla meschina e crudele prepotenza del Vaticano e del governo berlusconiano che per un mero esercizio di potere assaltano non solo la Costituzione ma anche la dignità delle persone cogliendo ogni occasione per piantare un chiodo addizionale nella già gravosa croce che afflige Eluana e la sua famiglia. Ed è paradossale sapere che si tratta dello stesso governo che sostiene le carneficine belliciste, il governo della "linea dura" e cruda verso gli immigrati, e si tratta ancora dello stesso Vaticano che resta praticamente indifferente ai drammi della vita ma estremamente concentrato e combattente nelle questioni della nascita e della morte. Per entrambi è il disprezzo della vita vissuta e la difesa irrazionale della non-vita.
08/02/2009
Partito l'appello dell'associazione Libertà e Giustizia in difesa della Costituzione e della democrazia. "Il cammino della democrazia non è un cammino facile. Per questo bisogna essere continuamente vigilanti, non rassegnarsi al peggio, ma neppure abbandonarsi ad una tranquilla fiducia nelle sorti fatalmente progressive dell’umanità… La differenza tra la mia generazione e quella dei nostri padri è che loro erano democratici ottimisti. Noi siamo, dobbiamo essere, democratici sempre in allarme”. (Norberto Bobbio) Primi firmatari: Gustavo Zagrebelsky, Gae Aulenti, Umberto Eco, Claudio Magris, Guido Rossi, Sandra Bonsanti, Giunio Luzzatto, Simona Peverelli, Elisabetta Rubini, Salvatore Veca.
Rompiamo il silenzio. Mai come ora è giustificato l’allarme. Assistiamo a segni inequivocabili di disfacimento sociale: perdita di senso civico, corruzione pubblica e privata, disprezzo della legalità e dell’uguaglianza, impunità per i forti e costrizione per i deboli, libertà come privilegi e non come diritti.
06/02/2009
Il Presidente Napolitano non procede all'emanazione del decreto legge sul caso Englaro: non superate dal Consiglio dei Ministri le obiezioni di incostituzionalità tempestivamente rappresentate e motivate.
ROMA - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha preso atto con rammarico della deliberazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto-legge relativo al caso Englaro. Avendo verificato che il testo approvato non supera le obiezioni di incostituzionalità da lui tempestivamente rappresentate e motivate, il Presidente ritiene di non poter procedere alla emanazione del decreto.
Ecco il testo integrale della lettera che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, precedentemente alla approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un decreto legge in relazione al caso Englaro.
10/01/2009
10 anni fa l'addio a Fabrizio De André. Non aveva battuto ciglio quando seppe del tumore. "La morte verrà all'improvviso, avrà le tue labbra e i tuoi occhi, ti coprirà di un velo bianco addormentandosi al tuo fianco..." (1967).
ANNIVERSARI - L' 11 gennaio 1999 è una delle date più tristi della musica italiana: a Milano moriva per un tumore Fabrizio De André, l'artista che più di ogni altro nel nostro Paese ha dato al termine di cantautore un significato universale. La sua eredità artistica è incalcolabile e va ben al di là dell'influenza sui suoi contemporanei e sulle generazioni successive alla sua: Faber, il soprannome usato dai suoi amici più cari, anche a dispetto della sua personalità schiva, è stato un maitre a penser, un personaggio che ha cambiato il modo di fare musica in Italia pur tenendosi lontano dalla tv, dalle più grandi manifestazioni musical-popolari, incidendo ...
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