IL CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA IN CONSIGLIO PROVINCIALE E SINDACO DI SCALEA, MARIO RUSSO, DIFENDE LA STRUTTURA OSPEDALIERA DI PRAIA A MARE CONTRO LA VENTILATA CHIUSURA.
Voci sarebbero trapelate dalla Regione e ieri la chiusura di otto ospedali (ben due sul tirreno cosentino) era stata il titolo di apertura del settimanale “Mezzoeuro”. Sul Tirreno cosentino chiuderebbero, stando a queste voci, sia l’ospedale di Praia a Mare sia quello di Paola. Per Amantea sarebbe un problema, dovendo raggiungere o Cosenza, o Lamezia Terme, o Cetraro.
SCALEA - «Circolano voci di una possibile chiusura e tutto questo mi sorprende».
Notizie di stampa avanzano dubbi sul mantenimento in funzione di ben otto ospedali nella provincia di Cosenza. Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio provinciale, Mario Russo, che è anche sindaco di Scalea, interviene in difesa della struttura.
«Si parla di un buco di un miliardo di euro che può essere colmato con la “sola” chiusura di otto ospedali. Ritengo invece che per quanto riguarda il nosocomio di Praia a Mare ci siano tutti i numeri per tutelare le professionalità che operano all’interno della struttura. Ci sono stati dei problemi limitati a qualche reparto, come quello di ostetricia, che non ha funzionato e che ha tirato giù altri reparti che invece erano altamente operativi come Pediatria. Ci sono professionalità che vanno salvaguardate; Medicina, Chirurgia, Gastroenterologia, Radiologia rappresentano delle eccellenze in un ospedale di frontiera come quello di Praia a Mare che potrebbe contribuire a fornire numeri positivi alla cruda contabilità presentata dall’assessore Spaziante.
Non credo che ci siano invece i numeri per pensare alla chiusura di un ospedale come quello di Praia a Mare; penso che si possa fare molto per garantire ai pazienti calabresi e non solo una Sanità d’eccellenza, sfruttando realtà come quelle dell’alto Tirreno. Si può lavorare seriamente al potenziamento dei reparti che funzionano e, anzi, si possono aggiungere altre specialità che possano rendere un ospedale “di frontiera”, come quello di Praia a Mare, una realtà per i cittadini dell’alto Tirreno, della vicina Basilicata e dell’area del Golfo di Policastro della Campania.
L’ospedale di Praia a Mare – conclude Mario Russo – ha sempre rappresentato una delle poche, ma importanti, conquiste sociali dell’alto Tirreno; area che, invece, continua ad essere abbandonata da tutti. In questa struttura ci sono fior di professionisti pronti, con i mezzi necessari, a dimostrare che la legge dei numeri può e deve essere invertita. L’assessore Spaziante pensi all’ospedale di Praia a Mare come ad una realtà da valorizzare, da far crescere, anche per la sua posizione strategica. In caso contrario sarebbe una sconfitta non solo per i cittadini di questa area, ma anche per la funzione sociale che una tale struttura riveste».
Scalea, 05 novembre 2008
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