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Bracconaggio: Il CFS sequestra fucile e cartucce

GRISOLIA - Un altro intervento finalizzato al controllo del territorio e alla repressione del bracconaggio è stato brillantemente concluso dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato comando Stazione di Grisolia coadiuvati dal personale dei comandi di Orsomarso, Mormanno e Papasidero. L’operazione, che ha portato alla denuncia di un uomo le cui generalità non sono state rese note, per reato di attività venatoria ed introduzione di armi e munizioni all’interno del Parco nazionale del Pollino, era stata disposta nei giorni scorsi dal Vice Questore Mario Melfi, capo del Coordinamento Territoriale del Corpo Forestale dello Stato per l’Ambiente di Rotonda ed aveva visto impegnati in forze tutti gli effettivi dei comandi suddetti fin dalle prime luci dell’alba dell’altro ieri.

Per quanto riguarda la dinamica dell’intervento, si è appreso che intorno alle ore 12 il Comandante della Stazione di Grisolia, Sovrintendente Biagio Papa, veniva contattato tramite il portatile di servizio dalla Sala operativa regionale del CFS di Reggio Calabria che segnalava la presenza di attività venatoria in corso in località Monte Romano-Pizzerra, in zona due del parco, nel territorio del comune di Maierà. Immediatamente tutti gli agenti, si portavano sul posto e, muovendosi in tre distinte pattuglie, effettuavano un vero e proprio servizio di rastrellamento dell’intera zona.

Verso le ore 14 la pattuglia composta dagli agenti Domenico Fortunato e Gianfranco Forestieri, rispettivamente dei comandi Stazione Forestali di Papasidero e Mormanno, sorprendevano la persona indagata proprio mentre usciva dall’interno dell’area protetta percorrendo a piedi una strada rotabile, con un cane al guinzaglio e il fucile che risultava scarico. Dopo aver effettuato l’identificazione del presunto bracconiere, il Soprintendente Papa e gli altri agenti che hanno preso parte all’operazione, procedevano al sequestro dell’arma, delle cartucce e della cartucciera in quanto si era in presenza dell’ipotesi di reato di attività venatoria ed introduzione di armi e munizioni all’interno del Parco nazionale del Pollino, per come previsto dalla vigente normativa.

Tutti gli atti relativi ai provvedimenti assunti sono stati depositati presso la Procura della Repubblica di Paola a disposizione dell’autorità giudiziaria.

san. pio gio.
13/11/2006
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