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Il CFS sequestra bosco di Serra Nicolino a Guardia

GUARDIA PIEMONTESE - IL CFS SEQUESTRA IL BOSCO DI SERRA NICOLINO. NUOVI PROVVEDIMENTI DEL PM FIORDALISI PER I DANNI ARRECATI ALL’AMBIENTE.
Continua senza sosta l’attività investigativa posta in essere dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Paola Domenico Fiordalisi per far piena luce su numerosi illeciti ambientali che si sono verificati a danno dell’Ecosistema Naturale nelle località montane dei Comuni di Guardia Piemontese e Fuscaldo a quanto sembra, con la compiacenza di Pubblici Ufficiali e Politici locali, per alcuni dei quali è pensabile che a breve, il Pm chiederà il rinvio a giudizio.
Nei giorni scorsi gli uomini Ufficiali ed Agenti di Pg del Corpo Forestale dello Stato del Distretto di Paola unitamente ai colleghi della Stazione di Fuscaldo e Cetraro agli ordini del Comandante Distrettuale Gaetano Gorpia, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, hanno posto sotto sequestro giudiziario una strada della lunghezza di 1.000 mt circa realizzata sullo spartiacque della montagna e diversi bracci di strade interpoderali che hanno modificato l’assetto orografico del suolo in quanto sono stati realizzati numerosi movimenti di terra, tutti ubicati nel comprensorio montano di Serra Nicolino in agro e di proprietà del Comune di Guardia Piemontese, a confine con la Riserva Biogenetica di proprietà dello Stato e della Foresta di Cinquemiglia in agro di Fuscaldo di proprietà della Regione Calabria, recentemente utilizzato dalla Ditta Roveto Legnami S.r.l. di Cetraro per un taglio colturale progettato da un tecnico incaricato dall’Ente comunale. Il provvedimento di sequestro è stato notificato al Sig. Eugenio Roveto, rappresentante dell’Impresa Boschiva Cetrarese, che ha presenziato alle operazioni di sequestro ed all’apposizione dei relativi sigilli.
Il Corpo Forestale dello Stato, sempre su disposizione del Pm, ha affidato la custodia giudiziale di quanto sequestrato alla Guardia Giurata Volontaria Emilio Quintieri in servizio presso il Nucleo di Vigilanza Ambientale dei Vas di Cetraro che dovrà tenere il tutto a disposizione del Magistrato per eventuali disposizioni che lo stesso riterrà opportuno adottare.
Anche per quanto concerne il materiale legnoso abusivamente tagliato nei pressi del lotto boschivo utilizzato dalla Ditta Roveto, il Sostituto Procuratore della Repubblica Domenico Fiordalisi, ha ritenuto opportuno nominare Custode Giudiziale la Guardia Giurata Volontaria dei Vas di Cetraro fino alla conclusione delle operazioni dei consulenti tecnici ed all’eventuale dissequestro, revocando la stessa nomina a Fiorenzo Tundis, Agente di Polizia Municipale del Comune di Guardia Piemontese, all’epoca nominato dal Corpo Forestale dello Stato.
Il tutto è frutto della proficua e certosina attività di Polizia Giudiziaria svolta dall’Ispettore Capo del Cfs Romeo Borgia in servizio presso l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Cosenza che si è avvalso della collaborazione dell’Ing. Ernesto Infusino ed al Dott. Aurelio Pristeri, i due Consulenti Tecnici nominati dalla Procura della Repubblica di Paola nonché del Nucleo di Vigilanza Ambientale dell’Associazione Verdi Ambiente e Società Onlus di Cetraro.
E pensare che, l’intervento di taglio, secondo quanto riportato nel progetto redatto dall’Agronomo Roberto De Seta, non avrebbe creato scompensi né interferenze sensibili e negative sulle componenti ambientali, sia biotiche che abiotiche dell’area in questione, proposta dalla Regione Calabria alla Commissione Europea come Sito di Importanza Comunitaria (Sic) nell’ambito del Progetto Bioitaly, anche perché per le operazioni di esbosco e smacchio del materiale legnoso, si avrebbe dovuto far ricorso all’impiego di animali da soma (asini e muli), proprio per evitare ogni minima eventuale interferenza e “disturbo” per l’habitat naturale utilizzato pari ad una superficie di 27-28 Ettari.
E doveroso ricordare che sulla brutta vicenda di Serra Nicolino l’On. Marco Lion dei Verdi, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha presentato una dettagliata interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare On. Alfonso Pecoraro Scanio ed al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali On. Paolo De Castro chiedendo con forza, tra l’altro, la costituzione di parte civile dei due importanti dicasteri della Repubblica.
Sul caso ha messo le mani anche la Direzione Generale per la Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente che con una nota a firma del Direttore della Divisione Alessandro La Posta ha chiesto esaustive informazioni in merito all’Ispettorato Generale del Corpo Forestale dello Stato di Roma ed all’Assessorato all’Ambiente e Aree Protette della Regione Calabria. Da più parti si spera che gli autori ed esecutori materiali di questi attentati alla natura siano al più presto assicurati alla Giustizia e perseguiti così come prevede la Legge.

Cetraro lì 9 Settembre 2006
Ufficio Stampa Nucleo Vigilanza Vas
E. Quintieri
10/09/2006
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