Con una lettera aperta al presidente della giunta regionale Agazio Loiero, i movimenti ambientalisti dell'alto-tirreno cosentino manifestano la propria contrarietà sulla nomina dei presidenti dei 5 parchi marini da poco istituiti nella regione Calabria.
" Siamo felici che finalmente siano stati istituiti i 5 parchi regionali e che si cominci a procedere alla costituzione degli organismi di gestione dei nuovi parchi regionali. Ma non essendo d'accordo sul metodo e sulla sostanza ci permettiamo di suggerirle un diverso percorso.
I parchi non sono i nuovi Enti dove collocare gli amici e compensarli per l'impegno elettorale.
I nuovi parchi sono il banco di prova dello sviluppo sostenibile e di una diversa Calabria in vena di riscatto da sistemi clientelari e mafiosi.
Riteniamo sbagliato il non aver fatto riferimento ai territori interessati, alle istanze che da esso provengono ed alle associazioni ambientaliste locali che in tutti questi anni ne hanno sostenuto l'istituzione.
Per tutto questo chiediamo la revoca di tutti i presidenti nominati, alcuni anche in violazione dell'art. 13 della legge regionale 10/2003.
In Calabria in particolare dai Parchi ci si aspetta un nuovo metodo di gestione del territorio, un nuovo modello di sviluppo compatibile.
Non abbiamo avuto in passato buoni esempi di gestione ed ancora oggi i parchi in regione vengono letti in negativo e proprio dalle popolazioni che ne dovrebbero derivare i principali benefici e questa nuova opportunità la leghiamo a personalità di alto profilo, note per l'impegno ambientalista testimoniato e per la capacità dimostrata di gestione e di ascolto.
Il percorso scelto in più di 20 anni di attività, di convegni, di manifestazioni, di pubblicazioni, ecc., è stata la costruzione dal basso di un parco accettato dalle popolazioni interessate e non imposto.
Saremo al suo fianco se vorrà intraprendere un percorso di democrazia e condivisione dal basso!
La nostra richiesta non è solo la revoca dei presidenti, ma le chiediamo soprattutto per il nostro Parco Marino della Riviera dei Cedri l'ampliamento del territorio tutelato.
La proposta di istituzione del nostro parco nasce più di 25 anni fa dall'impegno di un gruppo di ambientalisti e prevedeva l'istituzione di un'area protetta lungo costa di 70 Km. circa da Tortora ad Acquappesa.
La legge istitutiva regionale prevede la tutela di 1 Kmq. di territorio e per aree fin troppo distanti.
Nell'area medesima esistono altri Siti di Interesse Comunitario: i fondali Isola Dino- S.Nicola A.-
Capo Scalea, quelli dell'isola di Cirella, il fiume Noce, la foce del fiume Lao, gli scogli di Capo Tirone a Belvedere M., la scogliera dei Rizzi a Cetraro, il Vallone S. Tommaso tra Bonifati e Cetraro e di cui ne chiediamo l'inserimento.
Il patrimonio di biodiversità presente in zona risulterebbe più tutelato e si legherebbe meglio il territorio.
Il nostro territorio è un territorio percorso da non pochi fenomeni di degrado: erosione costiera, eccessiva urbanizzazione, inquinamento del mare, incendi dolosi, abusivismo autorizzato, ecomostri, il parco può costituire un correttivo a tutti questi fenomeni ma può anche rappresentare il nuovo volano di sviluppo e di occupazione dei territori interessati.
Se sarà così può dipendere anche da lei Presidente!
Associazione Gli Amici del Parco Marino della Riviera dei Cedri.>
Associazione IL FARO
Associazione SCALEA EUROPEA
Associazione ECOLOGISTI DEL LAO
Associazione LA SCOSSA
Associazione V.A.S. Calabria
Movimento Ambientalista del Tirreno
Praia a MAre, 5 agosto 2009
0 commenti.
Per visualizzare lo spazio commenti è necessario accedere al sito.