Parchi in festa ad Orsomarso
Dopo le intense giornate silane, che hanno richiamato migliaia di persone da ogni parte d'Italia, domenica 20 agosto la carovana si sposta nel Parco nazionale del Pollino. Il sistema montuoso carico di ancestrali suggestioni condensate in quell'autentico relitto botanico che è il pino loricato, emblema e immagine del Parco Nazionale più grande d'Europa: 200 mila ettari estesi tra la Basilicata e la Calabria, dalla valle del Sinni, alla piana di Castrovillari, ai Monti dell'Orsomarso, nel cuore del mediterraneo dove costituisce una preziosa cerniera in un sistema più ampio di aree protette. Prosegue dunque, il viaggio di "Parchi in Festa", la manifestazione promossa dall'associazione Altrosud d'intesa con il Ministero dell'Ambiente, l'assessorato all'Ambiente della regione Calabria, la Provincia di Cosenza, il Parco Nazionale del Pollino e numerosi enti locali, nell'intento di estendere ad altre aree protette l'esperienza di "SilaInFesta".
Nell'impossibilità di ripercorrere una comunità di 170.000 abitanti distribuiti su ben 56 comuni, "Parchi In Festa", d'intesa con l'associazione culturale Abystron, propone una tappa in uno dei suoi angoli più suggestivi, i monti dell'Orsomarso, dove l'omonima cittadina diventa la base per una prima incursione all'interno del Parco, con saggi gustosi delle tradizioni culinarie, culturali e musicali del territorio. Particolarmente ricco il programma della giornata che inizia con una visita guidata nella Riserva Naturale "Valle del fiume Argentino", con partenza alle ore 9 da Piazza Municipio: un'occasione per inoltrarsi nella più importante area carsica della Calabria, con decine di grotte e cavità naturali, un'eccezionale varietà floreale e botanica e una fauna alquanto eterogenea e composita, che va dal capriolo di Orsomarso al lupo appenninico, dallo scoiattolo meridionale all'istrice, dall'aquila reale al corvo imperiale.
Alle 18 sarà inaugurata la mostra fotografica "Il Nostro Novecento" che, attraverso immagini tratte soprattutto da album familiari, ritrae con grande efficacia la vita di questo paese incastonato fra le rocce e immerso in boschi di macchia mediterranea, attraversato da rilevanti avvenimenti sociali, politici e culturali.
Alle 22, tra stands gastronomici di cucina tipica, gran finale con il concerto dei "Tarantolati di Tricarico", una delle più longeve band di musica etnica italiana, attiva molto tempo prima dell'onda modaiola, impegnata da sempre a raccogliere gli echi di un mondo lontano, il respiro profondo del passato, i ritmi tribali di danze remote ai confini tra storia e futuro: un'immersione profonda nella memoria sonora di una regione affascinante come la Basilicata che non mancherà di coinvolgere il pubblico con i suoi ritmi indiavolati che costituiscono un'ideale linea di congiunzione tra l'antica cultura greca e i riti liberatori del Salento. Il concerto costituisce l'avvio di un più articolato progetto che, perfezionato negli anni a venire, sarà incentrato sulle tradizioni musicali e teatrali del Pollino.
03/08/2001
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