PARCO DEL POLLINO - Oltre il danno, la beffa! Così riassumono la loro condizione i 331 ex Lsu del parco del Pollino messi in mobilità per mancanza di fondi e che oggi si trovano di fronte alla decisione dell’Ente di affidare, tramite convenzione, la gestione di sette dei nove centri visita alle Guide ufficiali del parco.
“Se i Centri visita vengono attivati ora – scrivono polemicamente in un documento – chi erano quelle persone che abbiamo trovato al loro interno per ben quattro anni di seguito? Quelle persone che si trovavano nei Centri visita del Parco erano soggetti formati dal Parco, attraverso ben due corsi di formazione e sottoposti a colloquio prima di essere, dopo sei anni di lavoro socialmente utile, sempre per il parco, stabilizzati da un’associazione temporanea di imprese per altri quattro anni. In tutto dieci anni.
Queste persone, sono state nel duemila sottoposte a colloquio per essere utilizzate chi nel Comitato di redazione, chi nei Punti parco e Centri visita, chi sui sentieri, chi in un settore tecnico che si occupava di rilevazione di sentieri e realizzazione della Carta sentieri del parco, chi Coordinatore del personale, chi negli uffici amministrativi, chi nella manutenzione ed assistenza. Insomma – proseguono gli ex Lsu del parco – i sottoscritti si sono occupati della gestione di progetti che li vedevano impegnati con le scuole del territorio, dalla formulazione dei Piani di offerta formativa, alla organizzazione di escursioni a scopo didattico; si sono occupati della gestione di un sito, della realizzazione di un giornale on line guidati da un giornalista esperto, nonché naturalista e guida famosa per le sue capacità e per la sua professionalità; si sono occupati della progettazione di bunner pubblicitari e di indagini di mercato, di informazione, promozione del territorio, salvaguardia e manutenzione dei sentieri”.
Nel rivendicare il loro ruolo e professionalità questi lavoratori ormai in mobilità, chiedono solidarietà per la soluzione definitiva del loro problema e così concludono: “Ora quelle persone, 331 per l’esattezza, tutte con la qualifica di operaio pulitore, dal 30 giugno, sono a casa senza lavoro per mancanza di fondi, mentre al loro posto, nei Centri visita, su convenzione con l’Ente parco, si trovano le Guide ufficiali, che meritano tutta la stima s’intende, ma che di certo non costituiscono la novità per quanto concerne il servizio informativo”.