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Trovata morta femmina gravida di capriolo

ORSOMARSO - Una femmina adulta di capriolo in stato di gravidanza avanzato è stata ritrovata morta ad Orsomarso in località Povera Mosca nella valle del fiume Argentino. La scoperta è avvenuta nella giornata di sabato scorso da parte del proprietario del ristorante che si trova nell’omonima località, che ha immediatamente avvisato il comando della stazione di Orsomarso del Corpo forestale dello stato.
L’agente Internullo Rosario oltre ad intervenire sul luogo, ha contattato i ricercatori del Progetto di Ecologia e conservazione del capriolo del Parco nazionale del Pollino i quali, giunti tempestivamente sul posto, hanno prelevato un campione di tessuto per procedere alle indagini genetiche che saranno condotte dall’Istituto zooprofilattico di Teramo. Il gruppo di studiosi ed esperti è composto attualmente da Antonio Intorno, Enza Fava, Milena Provengano, Cinzia Farace, è coordinato dal dott. Alessandro Massolo mentre il responsabile scientifico del progetto è il prof. Sandro Lovari dell’Università di Siena.
Da un primo esame del corpo del capriolo ancora non si è riusciti a stabilire le cause della morte, tuttavia, trattandosi del terzo esemplare ritrovato morto nell’arco dell’ultimo anno, i ricercatori, il responsabile del settore conservazione del parco dott. Pietro Serroni e il veterinario del medesimo ente dott. Bruno Romanelli, oltre alle normali indagini epidemiologiche, hanno ritenuto opportuno far eseguire l’autopsia sulla carcassa dell’animale allo scopo, evidentemente, di verificare la presenza di eventuali patologie che, al momento non sono ipotizzabili.
Nel frattempo la notizia del rinvenimento dell’esemplare di capriolo morto, ha suscitato una certa preoccupazione ad Orsomarso sia per il fatto che si trattava di una femmina adulta gravida prossima al parto ma anche perché ad essere interessata è una specie faunistica che continua ad essere a rischio di estinzione. A tale proposito è unanime l’esigenza di dare continuità ai progetti di conservazione portati avanti da esperti e studiosi calabresi e lucani, che rappresenteranno il mezzo più idoneo per garantire il monitoraggio costante di questo ungulato tenendo sempre alto il livello di attenzione.
(san.pio gio.)
10/04/2005

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/orsomarso/il-paese/natura/altro-capriolo-morto.aspx
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