SCALEA - Con il simbolo della Torre Talao, è stata
presentata ufficialmente domenica scorsa la terza formazione politica che contenderà
alle elezioni di aprile, all'uscente Mario Russo e a Giorgio Cozzolino dell'Ulivo,
la conquista della poltrona di sindaco di Scalea per il prossimo quinquennio.
Il numero uno della nuova aggregazione è Gennaro Licursi che domenica
scorsa ha presentato agli elettori della cittadina alto tirrenica il suo progetto
in un'affollata riunione, accompagnato da Ugo Manco, Gaetano Zuccarello e da
un ospite di sicuro prestigio qual è appunto il leader del Movimento
Diritti civili e Consigliere provinciale Franco Corbelli. Si è trattato
di un'iniziativa per certi versi annunciata ed in parte attesa, considerate
le ultime dichiarazioni dell'ex vice sindaco di Scalea che aveva reagito con
estrema determinazione alla decisione del movimento Forza Scalea di preferirgli,
come candidato alla carica di sindaco Francesco Pezzotti.
Nel corso della riunione di domenica sia Ugo Manco che Gennaro Licursi hanno
illustrato le motivazioni della loro decisione precisando che è loro
intenzione aprire il più ampio dibattito possibile nell'ambito della
popolazione di Scalea e di tutte quelle aggregazioni che vorranno contribuire
con idee e proposte concrete alla definizione di un programma politico-amministrativo
in grado di rappresentare al meglio le esigenze dell'intera comunità.
Dal canto suo il leader di Diritti civili Franco Corbelli ha tessuto le lodi
di Ugo Manco dicendosi disponibile a spendersi per un progetto politico e di
governo locale "che possa finalmente restituire a Scalea quella giusta
credibilità e rilevanza nello scenario comprensoriale ma anche regionale
e nazionale". Dopo l'uscita allo scoperto di Licursi è considerata
ormai imminente anche l'ufficializzazione della compagine che farà capo
a Francesco Pezzotti, sarebbe addirittura questione di ore. Una vera e propria
accelerazione degli eventi, dunque, rispetto alla quale sono in molti a Scalea
a scommettere nella discesa in campo di qualche altro leader che ancora manca
all'appello.
Dovrebbero essere allora 5 i candidati a sindaco che guiderebbero un piccolo
esercito di cento candidati a consigliere comunale, che tuttavia non sembra
poi così semplice riuscire a reclutare. Ed è proprio alla luce
di quest'ultima considerazione molto pratica che molti danno già per
scontato che alla fine, delle cinque formazioni ne resteranno realmente in campo
soltanto due, o al massimo tre, con repentini riavvicinamenti e riappacificazioni
giudicate al momento impossibili.