SCALEA - Il Liceo scientifico di Scalea adotterà un bambino del sud-est asiatico. Lo ha stabilito nei giorni scorsi con la decisione unanime di tutte le componenti (alunni, genitori, docenti e personale Ata) il Consiglio d’istituto, che ha così accolto positivamente la proposta del Collegio dei docenti che nella seduta del 12 gennaio scorso aveva deliberato sempre all’unanimità di chiedere all’organo di gestione della scuola di porre in essere tutte le iniziative necessarie per realizzare l’adozione a distanza di un bambino degli sfortunati paesi del sud-est asiatico colpiti dallo tsunami.
La proposta era stata avanzata dal Dirigente scolastico Rosario D’Arco il quale aveva sottolineato il grande significato educativo e simbolico, ma anche sostanziale, che questa iniziativa rappresenta in uno scenario internazionale nel quale diventa sempre più impellente la necessità di realizzare azioni concrete che rispondano contemporaneamente anche all’esigenza di formare le coscienze delle nuove generazioni alla cultura della solidarietà e della pace.
Subito dopo la formalizzazione dell’atto che ha ufficializzato la scelta di effettuare l’adozione a distanza di un bambino da parte del Liceo scientifico di Scalea, sono state immediatamente avviate le complesse procedure burocratiche che, nel giro di qualche mese, porteranno a conoscere il nome, il volto ed il luogo di residenza di quello che sarà per l’intera comunità scolastica del liceo allo stesso tempo, un figlio, un fratello, un amico che verrà aiutato a crescere, nella speranza che possa ritrovare quel sorriso che aveva prima che la furia delle onde del mare sconvolgessero l’esistenza di intere popolazioni.
Un gesto, quello del Liceo di Scalea, che aggiunge un altro tassello alla gara di solidarietà verso quella parte del mondo; un nuovo ponte capace di unire idealmente realtà così lontane e così diverse, ma anche così simili, come può essere il sentirsi semplicemente parte di una stessa umanità.