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Colui che battezzerà in maniera nuova e definitiva
Carissimi, con l'abituale locandina, il mio ormai abituale, ma sempre nuovo e sincero, saluto e l'augurio di ogni bene. Segnalo sabato 15 p.v. un importante convegno sul Mercurion a Scalea (sede del Comune, aula consiliare, ore 9 mattina, ripresa ore 16 al pomeriggio; ore 17:30 celebrazione liturgica: "divina liturgia" in rito greco nella Chiesa S.Nicola in Plateis ). Il tema è il Mercurion, l'arte bizantina, il monachesimo in Calabria ecc. Il convegno proseguirà la domenica a Tortora (aula consiliare ore 9 e ore 16), con una celebrazione conclusiva in rito greco (con la presenza del coro di Lungro) nella Chiesa parrocchiale di Tortora alle ore 17:30.
LA LOCANDINA
– Continua la rivelazione di Gesù. Questa volta è Giovanni Battista a presentarlo come Colui che battezzerà in maniera nuova e definitiva: cioè nello Spirito Santo, lo stesso che, posatosi su di lui, lo porta ad essere «luce delle nazioni» e «strumento di salvezza fino alle estremità della terra». Gesù non vivrà questa sua consacrazione messianica dall’alto e al di sopra delle nostre teste, ma dall’interno della questa nostra vicenda umana, di sofferenza e di gioia, d'incomprensione e d'amore. Egli diventa così mezzo e vessillo di una salvezza che dà senso alla nostra vita e, risanandoci dal di dentro, ci rende capaci di relazioni gratuite e liberanti. Soprattutto mi abilita a riconoscere la sorte dell’altro, di tutti gli altri, come parte integrante della mia stessa sorte. Non disdegnando di entrare nella trafila umana del popolo di Dio del suo tempo, ci insegna a non distaccarci mai dalla realtà comunitaria della chiesa.
2^domenica dell’anno (a) 05
Colui sul quale si posa lo Spirito di Dio,
è lui l'agnello che prende su di sé,
fino a toglierlo dal mondo,
il peccato che ci fa vagare,
il buio che atterrisce i nostri sogni.
Sì, proprio lui, senza peccato,
è disceso nelle acque
più profondamente d'ogni altro
e di là ha potuto risalire,
sorretto dalla luce che dimorava
nella sua volontà
di venirci a strappare
dall'ultimo abisso di quelle acque
che sono la morte e la vita,
la fine di un mondo superato
e l'inizio di un altro nuovo.
(GM 016/01/02)
Isaia
49,5-6 “Ora parla il SIGNORE che mi ha formato fin dal seno materno per essere suo servo, per ricondurgli Giacobbe, per raccogliere intorno a lui Israele; io sono onorato agli occhi del SIGNORE, il mio Dio è la mia forza. Egli dice: «È troppo poco che tu sia mio servo per rialzare le tribù di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d'Israele; voglio fare di te la luce delle nazioni, lo strumento della mia salvezza fino alle estremità della terra»”.
VANGELO di Giovanni
1,29-34
“Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele». Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio»”.
13/01/2005
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Fonte:
http://www.abystron.org/expo/rubriche/la-locandina/2%5e-domenica-dell%27anno-(a).aspx
Data:
giovedì 26 dicembre 2024 - 19:22:53