Oggi, 25 dicembre 2004, è iniziata la fase conclusiva per la discesa su Titano (una luna di Saturno) della sonda Huygens dopo il distacco dalla sonda madre Cassini.
La missione spaziale Cassini/Huygens è la più ambiziosa missione planetaria mai realizzata; sviluppata congiuntamente dalla NASA, dall’ESA e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), è iniziata il 15 ottobre 1997 quando la sonda spaziale Cassini/Huygens è stata lanciata da Cape Canaveral (Florida, USA) alla volta di Saturno.
Le due sonde insieme al lancio pesavano 5548 Kg, un peso tale da far diventare la Cassini/Huygens la più grande missione planetaria mai prima realizzata. Per guadagnare una velocità sufficiente a raggiungere Saturno, il sesto pianeta più distante dal Sole, la Cassini/Huygens ha ricevuto quattro spinte gravitazionali, due volte da Venere, poi dalla Terra e infine da Giove. Il 1° luglio 2004 Cassini/Huygens è stata la prima sonda ad entrare in orbita intorno a Saturno.
La missione Cassini/Huygens è stata progettata per rispondere a molti misteri che circondano il sistema Saturno e i suoi satelliti: qual è la natura degli spettacolari anelli che circondano il pianeta? Perché la superficie di alcuni satelliti mostra caratteristiche particolari e sorprendenti? Quali reazioni chimiche avvengono nell’atmosfera di Titano e ci sono oceani sulla superficie di questo satellite?
La missione è composta da due sonde: la Cassini, sonda principale che rimarrà in orbita attorno a Saturno e si occuperà della comunicazione con la Terra, e la Huygens, una sonda più piccola che si poserà su Titano dove eseguirà innumerevoli analisi chimiche e biologiche.
Titano è la più grande delle oltre 15 lune di Saturno, ma in tutto il Sistema solare è l’unica a possedere una pur tenue atmosfera. Infatti, Titano, poco più piccolo della nostra Luna, presenta una particolare atmosfera di metano molto simile, dicono gli astronomi, a quella che esisteva qui sulla Terra circa 4 miliardi di anni fa quando ancora il nostro pianeta era sprovvisto di forme di vita. Non solo l’atmosfera di Titano sembra essere ricca di metano ma, a quella temperatura, circa 180 gradi sotto lo zero, il metano dovrebbe trovarsi allo stato liquido a tal punto da formare degli oceani. L’atmosfera di questo satellite potrebbe presentare una intensa attività con fulmini e addirittura piogge di metano. Un esperimento condotto anni fa su una ampolla di vetro contenete gas metano ha mostrato che se sottoposta a scosse elettriche (l’equivalente in piccola scala dei fulmini) in essa si generavano spontaneamente degli amminoacidi che rappresentano i mattoni costituenti le comuni forme di vita.
Il 14 gennaio 2005, la Huygens atterrerà (o ammarerà) su Titano attraverso una discesa compiuta a oltre 6 Km al secondo e frenata da paracaduti che ne attenueranno via via la velocità. Dopo di ciò inizierà a inviare foto e dati scientifici alla sonda madre, Cassini, in orbita attorno a Saturno, la quale comunicherà direttamente con la Terra. Da quella distanza, a oltre un miliardo e cinquecento milioni di chilometri, i dati trasmessi impiegheranno circa 80 minuti per raggiungere il nostro pianeta. Sarà la prima volta che riceveremo immagini della superficie di questo misterioso mondo, tanto lontano ma pur sempre un nostro vicino di casa, un posto che assomiglia straordinariamente alla Terra che era, e forse, chi lo sa, capace di ospitare la vita.