Boccata di ossigeno per gli ex lsu del parco

ORSOMARSO – Dalla riunione del Direttivo dell’Ente parco del Pollino svoltasi ieri pomeriggio presso la sede di Rotonda, è giunta una boccata di ossigeno per i 338 ex lavoratori socialmente utili dell’area protetta che, proprio nella stessa mattinata si erano visti recapitare il telegramma con preavviso di licenziamento.
Sulla base della proposta del Presidente Francesco Fino approvata all’unanimità dal Consiglio direttivo del parco, sono stati stornati i fondi per la prevenzione dagli incendi, circa 1 milione e 600 mila euro che garantiranno la copertura finanziaria delle attività attualmente in corso fino a tutto il mese di novembre prossimo.
Una soluzione che, se da un lato viene accolta con un respiro di sollievo dagli interessati e che allontana lo spettro del licenziamento in tronco, dall’altro apre in modo estremamente urgente una serrata trattativa sul riassetto dell’intero comparto entro quella data, non più con provvedimenti tampone o una tantum, ma andando a rimodulare i progetti e gli interventi in modo tale che possano avere una prospettiva credibile anche in termini di efficacia ed efficienza.
Del resto è di questo tenore la richiesta giunta dal Ministero del Welfare che ha formalmente preteso che la nuova progettazione, che dovrà essere presentata dalle parti, preveda entro il 2006 il raggiungimento di una sostanziale autonomia finanziaria degli interventi, senza cioè che si debba continuamente ricorrere a risorse pubbliche.
Una situazione che resta, quindi, tesa e che non consente di cullarsi sugli allori dello scampato pericolo. Di questo sono consapevoli sia i lavoratori che le organizzazioni sindacali del settore, impegnate in un vero e proprio pressing presso tutti i livelli istituzionali coinvolti, dall’Ente parco ai Comuni, alle regioni, soprattutto la Calabria che, tradizionalmente, brilla per le sue assenze ‘’ingiustificate’’ dai tavoli di confronto.
Al di là delle iniziative informali tutt’ora in atto, la prossima data importante è quella del 6 ottobre prossimo in cui si riunirà il tavolo tecnico che dovrebbe far ripartire la trattativa per la definizione di modalità e tempi di attuazione della nuova progettazione.