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Tortora: prove tecniche di elezioni
TORTORA
– Sono ormai in pieno svolgimento, a Tortora, le grandi manovre politiche di avvicinamento alle elezioni amministrative della primavera prossima che chiameranno la popolazione della cittadina al confine con la regione Basilicata, a scegliere il nuovo governo locale dopo le due legislature che hanno visto sedere sulla poltrona di sindaco Pasquale Lamboglia.
Ed è proprio la necessità di individuare un nuovo candidato alla carica di prima cittadino anche da parte della maggioranza uscente, che rende la situazione alquanto fluida e aperta a qualsiasi tipo di soluzione. Formalmente le posizioni sembrano ben definite, con i due schieramenti che rispecchiano lo scenario politico regionale e nazionale che si fronteggiano e sembrano avere tutta l’intenzione di ripresentarsi agli elettori in modo ben distinto. Tuttavia, sia nell’ambito del centrodestra che è attualmente maggioranza, che sul fronte del centrosinistra, le cose non sono per niente definite e, anzi, trattandosi di dover andare ad individuare una figura che possa riassumere le diverse posizioni politiche, la matassa inevitabilmente tende ad ingarbugliarsi.
Di ufficiale al momento non si vede granché, ma sono molte le voci dei soliti ben informati che prevedono la formazione di tre liste; la prima di chiara derivazione della maggioranza uscente, per la quale i nomi dei possibili papabili alla carica di sindaco dovrebbero essere due dei componenti più in vista dell’Esecutivo. Le altre due liste potrebbero venire fuori dal mancato accordo all’interno dell’ampio schieramento di centrosinistra che va dai Democratici di sinistra al Pse lista Mancini.
I nomi più accreditati che vengono indicati con insistenza come possibili candidati a primo cittadino sono il diessino Biagio Benvenuto, già sindaco di Tortora negli anni novanta, e l’esponente della Margherita Giuseppe Silvestri che invece aveva capeggiato una lista civica uscita poi sconfitta per alcune decine di voti alle elezioni amministrative di cinque anni fa.
Il lavorio è comunque molto intenso e incessante, nonostante ancora mancano molti mesi alla definizione delle squadre, tuttavia, visti anche i nodi politici da sciogliere, il tempo a disposizione non è poi così tanto. Nel centro turistico della riviera alto tirrenica, dunque, dopo aver archiviato una stagione estiva che, come altrove, ha presentato molte luci e non poche ombre, ci si è già tuffati nell’agone politico e tutti, a poco a poco, vengono coinvolti in discussioni infinite, sia dentro le sedi dei partiti e fra gli addetti ai lavori, che fuori, nelle piazze e al bar.
Un paese, Tortora, che presenta caratteristiche molto variegate, nel quale la popolazione si distribuisce in tre differenti zone di insediamento; dalla marina, dove negli ultimi decenni si è assistiti ad un impetuoso sviluppo edilizio che ha trasformato completamente le caratteristiche del paesaggio, alla montagna, con varie frazioni densamente abitate e distanti fra di loro dove si vivono problematiche e situazioni assolutamente diverse dalla precedente. Fra mare e monti, a mezza costa, l’antico e caratteristico borgo medievale, aggrappato alle rocce, nel quale le poche centinaia di persone che ancora vi abitano sono impegnate a combattere una strenua lotta per cercare di resistere al canto di sirene che li invitano a scendere verso il piano.
Un paese che, al di là delle tante contraddizioni esistenti, è ricco di risorse che vanno dal patrimonio archeologico di cui il museo, ubicato nel palazzo Casapesenna, è un esempio, alle bellezze ambientali del parco nazionale del Pollino nel cui perimetro rientra una parte del suo territorio.
(san.pio gio.)
10/09/2004
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Fonte:
http://www.abystron.org/expo/calabria/precedenti/paesi/tortora/prove-tecniche-di-elezioni.aspx
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giovedì 5 dicembre 2024 - 03:14:50