ORSOMARSO - Un crescente malumore accompagnato da altrettanta preoccupazione, si è diffuso nella popolazione di Orsomarso a seguito dell'emissione dell'Ordinanza contingibile e urgente n. 77 del 7 dicembre 2018 con la quale il sindaco Antonio De Caprio ha disposto la "chiusura al transito del sentiero di accesso alla valle del fiume Argentino, fino alla realizzazione degli interventi di ripristino". In verità ha sorpreso non poco anche il declassamento a "sentiero" di quella che è ormai da oltre mezzo secolo una strada sterrata che per circa 7 chilometri, a partire dall'abitato di Orsomarso, costeggiando il corso del fiume Argentino, si addentra nella universalmente nota oasi naturalistica che custodisce un ecosistema di inestimabile bellezza e valore, unico e prezioso sia dal punto di vista floristico che faunistico e geomorfologico.
Per quanto riguarda le motivazioni del provvedimento, dal testo dell'ordinanza si apprende soltanto della comunicazione del Responsabile dell'Ufficio Tecnico in base alla quale "sussiste rischio per la pubblica incolumità", sulla cui reale natura ed entità tuttavia non viene detto assolutamente niente. Probabilmente sarebbe stato opportuno allegare questa comunicazione prot. 5178 del 07.12.2018 o, quantomeno, riportarla nei suoi contenuti essenziali. Comunque, da quanto si è appreso la decisione del primo cittadino sarebbe da ricondurre ai danni che la piena del fiume Argentino ha provocato alla strada medesima, distruggendola letteralmente nel tratto di località Fiumara ed erodendola gravemente un paio di chilometri più a monte, in località Cappella, subito dopo l'area attrezzata di proprietà della parrocchia San Giovanni Battista di Orsomarso e intitolata a Giovanni Paolo II.
Ma da dove nasce la lamentela di molti cittadini del piccolo centro del versante occidentale del Parco nazionale del Pollino? Innanzitutto l'Ordinanza di chiusura al transito della strada di accesso alla valle del fiume Argentino di fatto impedisce a tantissimi proprietari di terreni ubicati al suo interno, di raggiungerli con l'uso di un mezzo proprio, per come hanno sempre fatto da decenni; vi è anche il proprietario di una struttura commerciale che si trova in località Povera Mosca, a 7 chilometri dall'abitato di Orsomarso, dove termina il tratto di strada e dalla quale prendono avvio gli itinerari attrezzati per il trekking; anche per quest'ultimo, ormai da quasi un mese, è preclusa ogni possibilità di continuare a svolgere il proprio lavoro.
Inoltre un problema per niente secondario è rappresentato dall'alveo del fiume Argentino che risulta essere occupato lungo quasi tutto il suo corso, che lambisce la strada in questione, da detriti, frascame, tronchi e alberi sradicati dalla violenza della piena che rappresentano un grave rischio di esondazione del fiume in quanto, in caso di piena, ostacolerebbero il normale deflusso delle acque. Una situazione che desta preoccupazione e per la quale si rendono necessari interventi di manutenzione che, evidentemente, dovranno andare ben oltre le opere urgenti di ripristino della viabilità.