ORSOMARSO - Sarebbe potuta essere davvero una domenica tragica per Orsomarso. È questa l'opinione diffusa nella comunità del piccolo centro del versante occidentale del Parco nazionale del Pollino, dove qualcuno si spinge addirittura a parlare di vero e proprio miracolo o, comunque, di fortunata casualità. Un masso di enormi dimensioni si è infatti staccato dalle cime delle montagne che sovrastano la parte alta del centro storico ed è precipitato giù per la china scoscesa, abbattendo la vegetazione di macchia mediterranea che ha incontrato sul suo percorso e terminando la sua corsa sulla strada perimetrale di collegamento, dopo essersi infranto contro il grosso muro di contenimento fatto costruire nei primi anni Sessanta del secolo scorso dal Genio Civile di Cosenza, a protezione dell'abitato.ente.
L'evento calamitoso si è verificato poco dopo le ore 22:00 della notte dell'Immacolata, quando molte persone che si trovavano per le vie del paese hanno sentito il sinistro e fragoroso rumore seguito al distacco del masso e il vero e proprio boato provocato dallo schianto contro il muro di protezione. Immediatamente molti cittadini si sono recati sul posto dove hanno trovato il masso che ostruiva parzialmente la carreggiata e hanno lanciato l'allarme, avvisando innanzitutto il sindaco Antonio De Caprio che, rientrato immediatamente in paese ha allertato i militari della Stazione dei Carabinieri di Orsomarso comandata dal maresciallo Orlando, avviando una prima fase di ricognizione. Accertato che non si erano registrati danni a persone o cose, il primo cittadino ha segnalato il tutto alla Protezione Civile regionale, chiedendo un urgente intervento di verifica della situazione al fine di adottare le necessarie misure di messa in sicurezza a tutela della pubblica incolumità. Nella mattinata di oggi, domenica 9 dicembre, una squadra della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco ha effettuato un sopralluogo per effettuare le verifiche del caso e accertare la reale entità del rischio presente.
Fortunata causalità, dunque, pare proprio che di questo si tratti. Innanzitutto perché non transitavano in quel momento né macchine, né pedoni, forse anche per l'orario in cui si è verificato il distacco del macigno, su questa che è una strada di collegamento con la parte alta del centro storico di Orsomarso e prosegue poi verso l'interno, costeggiando il canale Porta la Terra. Ma altrettanto preziosa si è rivelata la presenza del robusto muro in cemento armato, alto in quel punto circa 4 metri per un metro di spessore. Un'opera d'altri tempi, si dirà, ma certamente ancora valida e di fondamentale efficacia.