♦ "Verbicaro nel cuore. Riviviamo insieme le emozioni significative di una volta". È questo il nuovo evento che si terrà il 22 agosto 2017 nella piazza di Verbicaro, una serata all'insegna dell'amarcord, rivivere emozioni, momenti di convivialità e di festa con canti, balli e musiche di una volta, sempre sul filo della memoria di esperienze vissute intensamente alcuni anni fa e che hanno segnato la storia di questa comunità.
L'iniziativa, si legge in un comunicato, è stata promossa dall'Associazione Aprustum di Marcellina tramite la sua sede operativa di Verbicaro, che ha voluto rispondere positivamente alle numerose richieste e sollecitazioni giunte da tempo da più parti ed in particolar modo dai verbicaresi e dai numerosi soci che risiedono nella cittadina dell'entroterra alto tirrenico cosentino. Il C.D.A. del sodalizio nel deliberare favorevolmente per l'adesione, ha dato incarico al settore organizzativo di occuparsi della predisposizione di tutti gli aspetti necessari per la promozione della manifestazione.
«Lo scopo principale della manifestazione, senza secondi fini, - si afferma nella nota - consiste nello stare insieme rivivendo con nostalgia le emozioni significative di una volta in un contesto di schietta amicizia all'insegna della cultura e della fratellanza. Uno scopo rilevante è anche quello di offrire con gioia alla nostra cara Verbicaro una serata in allegria di piacevoli ricordi e divulgazione della cultura popolare e artistica che rispecchia la memoria storica del luogo. In piazza Piave sarà allestita una mostra fotografica dei gruppi musicali degli favolosi anni Sessanta. Alla serata che si terrà martedì 22 agosto è prevista anche la partecipazione di numerosi ospiti. Il folklore - conclude il comunicato di Aprustum - è l'espressione più viva e più sincera di un popolo perché rappresenta la sua storia, la cultura e la memoria storica. La società oppressa dal ritmo inarrestabile della vita moderna, quando ne ha occasione, ama accostarsi al folklore, come ad un'oasi di tranquillità e distensione in cui l'uomo ritrova se stesso senza falsi idealismi e senza distinzione di classe o condizione sociale».
