SCALEA - Un Collegio dei docenti solidale. Così lo hanno definito i prof. del Liceo Metastasio di Scalea che oggi a fine mattinata si sono recati in visita al gruppo di migranti ospiti temporaneamente presso una struttura ricettiva di Scalea. È stato un incontro molto intenso che tuttavia non aveva niente di preparato e al di fuori di ogni ufficialità o protocollo. Dunque, dopo aver discusso di cultura dell'inclusione, di educazione e di competenze di cittadinanza italiana ed europea, i docenti hanno avuto modo di confrontarsi sul campo sul grande tema dell'accoglienza e delle ragioni di tanta umanità che chiede aiuto, ma lo fa con estrema dignità e determinazione. Gli insegnanti del Metastasio hanno offerto ai migranti generi di prima necessità, dalla frutta alle borse, zaini e tutto quello che potrà essere utile per le necessità quotidiane o per spostarsi verso una destinazione meno provvisoria di quella che sembra essere la struttura in cui si trovano adesso.
Infatti, da quanto si è appreso, gli 84 ospiti, fra cui bambini, donne e uomini in età molto giovane, resteranno a Scalea poco meno di una settimana per poi essere trasferiti in un centro più idoneo, non si sa però dove. 84 esseri umani provenienti in gran parte dalle regioni centrafricane ma anche dal medio Oriente e dalla Siria: paesi sconvolti da guerre, violenze, soprusi e ogni sorta di prevaricazione di cui, probabilmente, conosciamo soltanto una piccola parte. L'incontro è stato cordiale e all'insegna dell'amicizia, della discrezione e del rispetto, nella consapevolezza che la solidarietà e l'accoglienza hanno bisogno di un impegno corale che coinvolga innanzitutto le istituzioni ma anche e soprattutto quella che, con una espressione talvolta abusata, viene indicata come società civile. Essa dovrà diventare la vera protagonista attiva se si vuole realmente superare quell'atteggiamento di ostilità preconcetta e di ottuso qualunquismo che non di rado si trasforma in violenza gratuita e insensata.
Pregiudizi e pigrizie mentali che favoriscono, con il silenzio omertoso della ragione, pericolose posizioni razziste e xenofobe che un paese come l'Italia, per la sua storia, tradizione e cultura, non può minimamente permettersi. In altri termini, alcune affermazioni del tipo "stanno meglio di noi" pronunciate da qualche benpensante, non devono neanche passarci per la mente perché è chiaro anche ai più ottusi che se quelle donne, uomini, bambine e bambini, stessero davvero meglio di noi, non sarebbero fuggiti dal loro paese rischiando la propria vita, affidata a trafficanti di uomini senza scrupoli, per i quali la vita di un uomo o un bambino vale meno di niente.