CALABRIA - Al cittadino praiese Gino Spolitu, che nei gironi scorsi ha iniziato lo sciopero della fame come forma estrema di protesta per sollecitare, in esecuzione di una sentenza del Consiglio di Stato, la riapertura dell'Ospedale di Praia a Mare, è giunta anche la solidarietà di Domenico Forestieri, già amministratore del Comune di Orsomarso.
In una lettera indirizzata al Presidente della Regione Calabria e agli organi di informazione, Forestieri ha sottolineato il fatto che si tratta di un «Gesto sicuramente nobile finalizzato ad evidenziare la drammaticità ed il pericolo che la chiusura del nosocomio reca non solo a Praia a Mare ma a tutto il comprensorio che beneficiava della presenza di una struttura di così alta valenza sanitaria, indispensabile per un territorio che necessita di centri ospedalieri, alla luce delle distanze e della rete viaria non certamente delle migliori».
«Purtroppo la società, - aggiunge lo scrivente - presa dalle numerose difficoltà quotidiane, non ha risposto in modo adeguato con atti di solidarietà finalizzati al raggiungimento dello scopo di stimolo nei confronti di chi può intervenire fattivamente e con concretezza. Tutto ciò dà la certezza che una frase nobile come quella pronunciata dallo scrittore inglese John Ruskin "Un grand'uomo riceve sempre l'aiuto di tutti perché ha il dono di ricavare qualcosa di buono da tutto e da tutti", non è molto conosciuta ed attuata».
Oltre ad offrire la sua totale solidarietà a Spolitu, Domenico Forestieri rivolge un appello al Presidente della Regione Calabria ed a tutte le autorità competenti e chiede di conoscere lo stato di applicazione della sentenza del Consiglio di Stato del 26/2/2015 n. 02968/2015 REG. PRO. COLL. n° 0933/2014 REG. RIC., depositata nella Segreteria il 15/6/2015 e che, accogliendo il ricorso proposto dai Comuni di Praia a Mare e di Tortora, stabilisce "l'obbligo del Commissario ad acta per il Piano di Rientro da disavanzo finanziario del SSR Regione Calabria, con l'eventuale ausilio della ASP di Cosenza, ove necessario, di dare esatta ottemperanza al giudicato formatosi sulla sentenza di questo Consiglio di Stato n° 2576/2014 nei tempi e nei modi indicati in motivazione, nominando, fin d'ora, per il caso di persistente inerzia, il commissario ad acta nella persona del Direttore della Direzione Regionale per Salute, Regione Lazio, Area Programmazione Rete Ospedaliera, che, in sostituzione del Commissario per il Piano di Rientro, adotterà le necessarie determinazioni nei tempi e modi indicati".
La sentenza ha fissato il termine di 120 giorni dalla notifica della sentenza nei quali il Commissario "adotterà ogni idonea iniziativa utile per ri-pronunciarsi sulla trasformazione del P.O. di Praia a Mare in Ospedale Distrettuale/CAPT. In particolare rinnoverà la valutazione dei vari elementi conoscitivi, che nel Piano di Riordino della Rete Ospedaliera (approvato con decreto n° 18/2010) sono stati posti a fondamento della contestata trasformazione, tenendo conto del fatto che la sentenza da ottemperare ha annullato in parte qua tale provvedimento per difetto di istruttoria e travisamento nei limiti in cui la trasformazione del P.O. di Praia a Mare in Ospedale distrettuale/CAPT era stata disposta senza considerare che la prevista collocazione del più vicino P.O. a Cetraro, in realtà, risultava in contrasto con i parametri di distanza e di tempi di percorrenza e di ampiezza di bacino di utenza, fissati nello stesso Piano di Riordino della Rete Ospedaliera."