COSENZA - Si è concluso il tour di tre giorni della delegazione algerina che ha fatto visita sul territorio della provincia di Cosenza per conoscere e apprezzare la qualità eccellente del fico dottato cosentino e le realtà imprenditoriali di produzione e trasformazione che fanno parte di quella filiera che ha valorizzato il prodotto agricolo e che si è riuscita a imporre sui mercati nazionali ed esteri per la peculiarità del prodotto, ormai declinato sotto varie forme e gusti.
Patrocinato dall'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese e dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la delegazione è stata coordinata e condotta nel viaggio conoscitivo dai rappresentanti del Consorzio del Fico Essicato del Cosentino. La prima tappa si è tenuta presso la sede dell'ARSAC alla presenza del direttore generale Italo Antonucci e dal presidente del consorzio Angelo Rosa. L'occasione è servita per discutere del "Voyage parmi les Figues de Cosenza" con il contributo del capo del progetto italiano per il MIPAF, Massimiliano Piattella, e del segretario generale dell'Associazione dei Fichi di Beni Maouche (Algeria), Omar Bekkouche. Nel corso dell'incontro, Bruno Maiolo ha illustrato agli ospiti stranieri le attività dell'ARSAC e descritto gli ambiti di intervento dell'agenzia di sviluppo agricolo, mentre l'esperto Marcello Bruno ha introdotto la delegazione alla scoperta dei viaggi sul territorio tra i ficheti e le aziende di trasformazione e produzione con una relazione sulla filiera del fico essicato del cosentino.
A congedare la delegazione estera prima del suo tour nei vivai, i ficheti e le aziende cosentine che rientrano nella filiera è stato il Consigliere Regionale delegato all'agricoltura per il Presidente della Regione Calabria, Mauro D'Acri.
"Sul territorio esiste una forte specializzazione del settore della lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei fichi essiccati. Come presidente del Consorzio - ha dichiarato il prof. Angelo Rosa - siamo orgogliosi di tutti i componenti della filiera e delle aziende di trasformazione locali che hanno consolidato nel tempo un'esperienza che non trova concorrenti nelle altre regioni d'Italia e d'Europa. È proprio grazie alla forza di queste aziende della provincia di Cosenza, contrariamente al trend di decremento del territorio nazionale, che si è potuto mantenere quel minimo di fichicoltura tale da consentire, fino ad oggi, la lavorazione del prodotto locale. Il prodotto, infatti, elaborato in confezione speciale da queste aziende locali, non conosce crisi in quanto apprezzato e richiesto sempre più dai consumatori italiani ed esteri, come i nostri amici algerini".