SCALEA - Dal vice Presidente dell'Associazione W Scalea Cristiana Covelli abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo integralmente il comunicato che riporta al centro del dibattito la "madre di tutte le questioni": il problema spazzatura, che non riguarda più soltanto l'aspetto tecnico e gestionale, ma anche la prospettiva stessa di ridare alla cittadina alto tirrenica pulizia, decoro e vivibilità. Non è accettabile, infatti, continuare ad assistere ad un abbandono sistematico di rifiuti di ogni sorta lungo le strade urbane, senza che nulla succeda.
Ecco di seguito il testo del comunicato:
«La "gestione dei rifiuti" rappresenta un´attività estremamente complessa, molti sono i fattori che costantemente mettono a rischio il regolare funzionamento del servizio ma pur volendo essere comprensivi e giudiziosi i cittadini hanno il diritto di vivere in un luogo sano è pulito.
In questi giorni abbiamo appreso che una nuova ditta si occuperà di raccogliere e smaltire i rifiuti scaleoti e quindi staremo a vedere se la chimera di vedere l'intero territorio pulito diventerà confortante realtà, ma non possiamo trascurare un particolare interessante della vicenda spazzatura, ovvero la parola" emergenza".
Più volte si è classificata come un'emergenza la cattiva gestione dei rifiuti a Scalea, ci hanno fornito documenti che provavano l'impossibilità di conferire in discarica e annessi intoppi burocratrici, ma credo che ormai tutto ciò non sia sufficente a giustificare quello che accade, o meglio credo che ai cittadini tutto questo non competa.
Quando sono arrivate, poco prima di Natale, le famose bollette corpose, nessun responsabile comunale ha pensato alle difficoltà delle famiglie e se queste avessero avuto problemi a pagarle, perchè i cittadini dovrebbero non fare lo stesso? Ovvero pretendere il servizio senza se e senza ma.
Perciò se per gli utenti insolventi c'è Equitalia chi c'è per chi non fa bene il proprio lavoro?
Girando per le vie della città, soprattutto per le periferie, sono visibili cumuli di spazzatura e animali che la spargono in giro e che dire dei terreni comunali vicino al Liceo Scientifico di Scalea e il palazzo dell'Ecomuseo? Pronti per i prossimi roghi!
E' stato facile incolpare Scalea di tutti i suoi mali, marchiarci per anni di essere incivili e senza regole ma ora che siamo commissariati la situazione appare ancora più sconfortante.
Se è vero che di regole ha bisogno Scalea è vero anche che l'esempio del "buon padre di famiglia" è indispensabile ai fini educativi quindi chi ci governa ha il dovere di non consentire il prosieguo di quanto detto cominciando dalla bonifica dei terreni comunali adiacenti all'ecomuseo e al liceo scientifico P. Metastasio.
Un futuro migliore per Scalea è possibile ma se non è l'intero tessuto sociale a mobilitarsi è ancora più facile sprofondare nel baratro della rasegnazione».
Vice-Presidente WScalea, Cristiana Covelli