LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - L'affermazione di Gesù del Vangelo di oggi: «Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato» contiene due affermazioni davvero consolanti per questo giorno velato di mestizia, ma che prende il posto della domenica 31a del tempo liturgico ordinario: 1) l'impegno da parte Sua di non perdere nessuno; 2) il fatto che il Padre lo abbia mandato per affidare a Lui tutti noi. Nel corso della nostra vita inseguiamo prima sogni e poi la gestione dignitosa - si spera - della percentuale residua di essi: quella che andiamo realizzando, pur in mezzo alle difficoltà, nonostante gli imprevisti, nonostante i nostri mutamenti e i cambiamenti altrui. Possiamo considerarci fortunati se ciò avviene. E tuttavia anche questo non è tutto. Anzi, non è l'essenziale. La cosa più importante, alla quale in ogni caso siamo chiamati in questa vita, ci viene indicata dal Salmo di oggi: «Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto!». Siamo invitati a inseguire le tracce impresse da quel Volto, per noi ancora sconosciuto, in ogni essere umano, come in ogni opportunità che ci viene data. Siamo chiamati a volgere verso lo straordinario di Dio la nostra ordinarietà e la nostra quotidianità. Alla fine ci sarà dato di contemplare l'altra parte della realtà, che da qui noi ancora non vediamo, perché è come la parte oscura della luna, che non scorgiamo finché restiamo sulla terra, perché la luna volge verso di noi solo ciò che per adesso ci è conoscibile.
PREGHIERA
Sta per partire il corteo dei ministranti,
simile a quello che dal "Convento" di Tortora
muoverà verso il "campo santo".
Santo sì, per i nostri cari e per le lacrime
che sono sempre sante,
da qualunque parte vengano versate;
santo, com'è santa la speranza
con la quale oggi riguardiamo questi luoghi
e soprattutto, mentre andiamo,
guardiamo, Gesù, la Tua croce.
Qualche sorriso l'accompagna,
fresco della freschezza dei ragazzi,
per i quali anche quel traguardo
è ancora mescolato ai loro giochi.
E così, concedi anche a noi di venirti incontro
quel giorno: sorridendo e quasi ignari
del definitivo passaggio da questa alla vita senza fine. Grazie! (GM/02/11/14)
Dal salmo 27 (vulg. 26) - Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Il Signore è mia luce e mia salvezza: / di chi avrò timore? / Il Signore è difesa della mia vita: / di chi avrò paura? // Una cosa ho chiesto al Signore, / questa sola io cerco: / abitare nella casa del Signore / tutti i giorni della mia vita, / per contemplare la bellezza del Signore / e ammirare il suo santuario. // Ascolta, Signore, la mia voce. / Io grido: abbi pietà di me, rispondimi! / Il tuo volto, Signore, io cerco. / Non nascondermi il tuo volto. // Sono certo di contemplare la bontà del Signore / nella terra dei viventi. / Spera nel Signore, sii forte, / si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Vangelo di Giovanni (6,37-40) In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».