TERRA DI CONFINE - L'area del Parco del Pollino, situata tra due Regioni, entra da un lato nel cuore della Basilicata, dall'altro attraversa l'Alto Tirreno Cosentino per poi affacciarsi al mondo attraverso il mare. E' per eccellenza una Terra di Confine, separata solo astrattamente, artificialmente dal confine amministrativo delle due regioni, poiché giorno per giorno è vissuta da sempre come punto di passaggio, e dunque di incontro, di scambio, tra esperienze che accomunano più che separare i popoli di questi luoghi. I confini geografici sono per i calabro-lucani crocevia ad alto scorrimento più che dogane.
Tra questi monti abbiamo scelto di iniziare questo progetto d'incontro dai comuni di Aieta (Calabria) e Viggianello (Basilicata). Due perle del Pollino accomunate dall'antica bellezza che gli fa meritare la menzione nei Borghi D'Italia, appoggiate allo stesso Parco, avvicinate da antichi percorsi a piedi tra le montagne che gli anziani conoscono bene, ma sono ignoti alla frettolosa attenzione del mondo moderno. La dignitosa solitudine con cui i borghi antichi calabro-lucani spesso vivono ben rappresenta gli interiori e sociali multipli confini delle generazioni contemporanee, ancora oggi incapaci di trovare se stesse tra memorie antiche e necessità moderne.
Abbiamo individuato in questa terra quattro confini intrinseci: passato/futuro; natura/cultura; locale/globale; povertà/ricchezza. Terra di confine tra passato e futuro, che mantiene le radici del suo passato in modo sano e dunque è ancora padrona del tempo, armonizzata con la natura e il ritmo delle stagioni, autentica e ben radicata, con la possibilità di proiettarsi nel futuro senza le storture tipiche del nostro tempo, mantenendosi ecologica, migliorando la propria situazione senza per questo distruggere l'ambiente circostante come hanno fatto le città moderne.
E' terra di natura e cultura, per la meravigliosa posizione ambientale e per la ricca memoria sia storica che rurale. E' confine tra locale e globale perché il suo essere preservata come cultura locale la rende uno dei più fertili interlocutori verso una cultura globalizzata e ormai anonima, dimentica di sé: chi non sa da dove viene è difficile che individui la direzione dove andare.
Infine il rapporto tra ricchezza e povertà è il rapporto tra una povertà esteriore legata ad una ricchezza interiore, quest'ultima recuperabile in questi luoghi in cui si può ancora avere accesso alla saggezza della frugalità, in contrasto con la povertà interiore dei grandi agglomerati urbani dediti al consumo senza sosta e senza consapevolezza.
In questa terra di confine, dove paesi si incontrano, anche attraverso gli antichi tracciati a piedi, partiremo da questi due luoghi: Aieta ed il suo Palazzo Rinascimentale e il borgo storico di Viggianello, alla ricerca di luoghi d'incontro tra passato e futuro attraverso il presente, soffermandoci a tal scopo anche in ambienti significativi adiacenti dall'alto potere evocativo, quali la Grotta di Praia a Mare. Luoghi dove il passeggero si sofferma ed incuriosito incontra gli eventi che stiamo costruendo.
Terra di confine è un contenitore di riflessioni e di eventi artistici che insieme la omaggiano e la interpretano con stupore e ammirazione. Il progetto artistico e performativo nello spirito dell'interazione e dello scambio intende legarsi ad intreccio con gli eventi programmati dai due Comuni, quali il programma teatrale e il Festival del libro-edizione 2014 che si terranno nel Palazzo Rinascimentale di Aieta e gli eventi culturali del Pollino che si svolgeranno a Viggianello nel mese di Agosto.
Le associazioni culturali F.I.L.M.A.S. e ITINERARTE, in stretta collaborazione con i comuni di Aieta e Viggianello, e con l'adesione dell'autorità ecclesiastica locale per l'evento previsto alla Grotta della Madonna di Praia a Mare, presenteranno l'evento "Terra di Confine" dal 19 al 25 Agosto 2014, sotto la direzione artistica di Pasquale Lanzillotti, Maria Meo e Rosario Liguoro. L'evento prevede performances artistiche, presentazione di libri e seminari, convegni e momenti formativi di vario tipo: il 19 sera al palazzo rinascimentale di Aieta il prof. Francesco Lacava, componente del team di scienziati che ha realizzato la storica sperimentazione del 2012, parlerà del bosone di Higgs. Una Dance Night con compagnie e artisti d'eccezione sarà realizzata a Viggianello il 20 e ad Aieta il 21: tra i coreografi Ricky Bonavita, docente di danza all'Accademia Nazionale di Danza di Roma e Theodor Rawyler con la Compagnia Excursus; in prima serata precedono le coreografie di Emma Cianchi con la performance di danza di Giuseppe Canale: in questo spettacolo le dinamiche di confine tra suono e corpo si alternano alla ricerca di una sintesi con l'ambiente.
Ricky Bonavita, appassionato della bellezza di Aieta e dei territori marini e montani della cosiddetta riviera dei Cedri, terrà anche un seminario a vantaggio dei giovani danzatori promettenti del nostro territorio il 21 agosto dalle 16 alle 17,30 (Per informazioni e iscrizioni visitare il sito facebook https://www.facebook.com/terradiconfine2014 ).
Il 20 ad Aieta, sempre al palazzo rinascimentale, un autore particolarissimo presenterà il libro "Volare con i piedi per terra". Si tratta di Carlo Magaletti, regista teatrale e attore dalla formazione personale originale: è stato dirigente aziendale, prima di fare un cambiamento radicale e dedicarsi alla regia e alla scrittura teatrale, lavorando tra Europa e Stati Uniti. Parallelamente, ha ricercato nel campo della spiritualità, praticando dapprima il Buddhismo della via di Diamante e interessandosi poi allo Zen. Da alcuni anni si dedica a una sintesi tra le proprie esperienze, attraverso l'offerta di seminari focalizzati sull'evoluzione artistico-spirituale dell'individuo, e propone un suo punto di vista davvero originale, che ha riscosso interesse di pubblico e partecipanti in varie città italiane. Carlo proporrà anche un seminario di un giorno per il 23 agosto su "Creatività e Zen, ciò che siamo e ciò che potremmo essere", in cui propone un innovativo metodo, che se applicato alla propria vita quotidiana, permette ad ognuno di rispondere molto praticamente a queste domande e di attivare un reale processo di cambiamento interiore ed esteriore. Il seminario si concluderà con la realizzazione, da parte dei partecipanti, di un breve spettacolo basato su movimento e musica, dal titolo "Vibrazioni dell'anima".
Il 22 agosto ad Aieta una serata davvero speciale che abbiamo chiamato Rithmic Night: un appuntamento di sintesi tra cultura filosofica ed arte, che incredibilmente si incontrano attraverso un mediatore insolito per tali tipi di incontri: il ritmo. Il prof. D'Acunto, docente dell'Università Europea di Roma, presenterà il suo libro "Semiotica dell'espressione, il gesto che si fa ritmo, parola" che, facendo una ricognizione del tema dell'espressività presso autori di diverso profilo intellettuale (filosofi, linguisti, semiologi, antropologi), studia il passaggio dal gesto alla parola attraverso la mediazione di una terza figura: il ritmo. A seguire una conferenza-spettacolo davvero eccezionale: il noto artista calabrese Leon Pantarei, percussionista etnojazz dai multipli linguaggi percussivi, un vero maestro della contaminazione stilistica del ritmo, presenterà il suo "Percussion Party" in cui condurrà il pubblico a percepire il profondo legame tra il ritmo e il nostro respiro vitale. Il pubblico sarà coinvolto in alcuni momenti performativi, pertanto inviteremo gli spettatori a portare con sé ogni genere di oggetti metallici percuotibili: pentole, padelle, coperchi, lattine, strumenti autocostruiti, buatte, tric-trac, etc etc., e ogni strumento povero metallico di uso quotidiano. Leon nella sua cospicua carriera ha collaborato con molti artisti sia in ambito Pop (Pino Daniele, Mango, Teresa De Sio, Mariella Nava), che Jazz (Antonello Salis, Lutte Berg Ensemble, Joe Bowie, Luca Aquino, Liza Werkerk, Nanà Vasconcelos, sono solo alcuni di essi). Nel referendum nazionale JazzItAwards, del 2011, promosso dall'omonima rivista italiana, Leon si è piazzato tra i dieci migliori strumentisti italiani nella categoria "altri strumenti", primo fra i percussionisti.
La giornata del 22 segna però anche il debutto tra i "calabro-lucani" di un altro straordinario artista, il tedesco Rochus Aust. Giunto in visita nei nostri territori questo inverno, e innamoratosi della loro bellezza, propone tre performances con Terra di Confine, che sono co-finanziati dai progetti tedeschi di scambio culturale europeo sul tema appunto "Borders", cioè confini. Non potevamo lasciarci sfuggire una così fortunata sincronia. Rochus è un artista poliedrico, premiato in concorsi internazionali come trombettista, compositore e artista visivo; concerti in più di 30 paesi con produzioni e registrazioni per più di 70 stazioni radio-televisive e case discografiche. Le sue recenti creazioni possono essere definite Concerti visivi, MOVinstallazioni o Poesia elettronica.
Ecco come descrive l'ispirazione artistica che lo anima: "La mia intenzione è di trasformare gli spazi pubblici e urbani della vita quotidiana in momenti-magici-inconsueti grazie alla singolarità della performance in questi luoghi. Dopo una performance il luogo dovrebbe apparire diverso agli spettatori ma sempre familiare. Il mio desiderio è far nascere piccoli sorrisi sui visi degli spettatori che guardano questi luoghi, o che vi ritornano anche molto tempo dopo la performance."
Ma nelle sue tre parti della "Marcia maldestra tra passato e futuro" che proporrà il 22 alle ore 18 nello splendido scenario della Grotta della Madonna di Praia a Mare, con la gentile concessione dell'autorità parrocchiale; il 23 alle 22.00 tra i vicoli di Viggianello e il 24 alle ore 22,00 tra i vicoli e il palazzo di Aieta (CS), ebbene si coglie anche una ricerca e un intento più profondo e nobile della semplice offerta di una inconsueta magia artistica. Egli ha colto con acutezza e sensibilità il delicatissimo e profondo legame tra passato e futuro che permea questi luoghi di confine in cui viviamo e influenza le vite dei calabro-lucani, talmente ricchi di "radici" passate dal grande carico di emotività e complessità, da rendere faticoso per chi qui vive, proprio il momento presente. Presente che costituisce però il vero crocevia obbligato da dover attraversare in modo consapevole, per poter raggiungere un futuro gratificante ed evolutivo.
Rochus sarà accompagnato da Fosco Perinti, artista italiano trapiantato a Parigi, che collabora regolarmente con lui, e in due delle tre performances (Praia e Aieta), Rochus ha voluto con sé anche Leon Pantarei, che ha potuto conoscere ed apprezzare nel suo primo viaggio, e ha proposto una collaborazione con questo artista d'eccellenza del nostro territorio.
Il 23 agosto 2014, mentre Rochus sarà a Viggianello per la sua seconda marcia, ad Aieta andrà in scena lo spettacolo di e con Pasquale Lanzillotti dedicato al grande pittore calabrese Mattia Preti con musiche eseguite dal vivo da Salvatore Sangiovanni. Lo stesso spettacolo sarà a Viggianello il 25 agosto. Pasquale traduce le immagini dell'artista in lavoro teatrale: Mattia Preti ha realizzato circa cinquecento dipinti, con numerosi capolavori, che si portano dentro la riflessione colta di tutta la pittura del Seicento e la riflessione sulla transitorietà della vita. Mattia Preti, nelle sue opere, "mette in scena" i soggetti da cui parte traducendo in immagini il senso della vita umana. Questo lavoro è concepito come un "concerto" che combina insieme i linguaggi della pittura, del teatro e della musica.
In conclusione, gli interventi selezionati per la prima edizione di Terra di Confine sono tutti tesi a far vibrare i molteplici confini dell'esperienza umana di questi luoghi, in prospettiva "microcosmica" e "macrocosmica", con lo spirito dell'esploratore che, con le gambe affondate nelle nostre radici, si proietta non senza una certa "tensione evolutiva", verso la sintesi tra vecchio e nuovo, esorcizzando il dolore delle sofferenze passate, attraverso la ricerca del senso stesso dell'esperienza calabro-lucana, con il fine ultimo di ritrovare e percorrere insieme le strade della gioia individuale e collettiva.