ITINERARI D'ESTATE - Molti anni fa avevamo chiesto ad un caro amico e collega di scrivere un articolo per il Bollettino di informazione e cultura dell'Associazione culturale Abystron, che allora si stampava nella versione cartacea. Nicola Carrozzino, insegnante e sindaco di Acquappesa,intellettuale e figura prestigiosa nella promozione e tutela del patrimonio storico culturale e dei valori più autentici e positivi della nostra terra, ci inviò un pezzo che rievocava la leggenda dello Scoglio della Regina, luogo simbolo delle bellezze naturali della Calabria. L'articolo venne conservato fra i materiali da pubblicare ma, per una serie di contrattempi, il nuovo numero del Bollettino Abystron non andò mai in stampa e tutti i documenti rimasero archiviati per quasi tre lustri; è riapparso quasi per caso non molto tempo fa, riordinando il materiale dell'Associazione culturale Abystron che proprio il prossimo 28 dicembre 2014 taglierà il prestigioso traguardo dei venti anni di esistenza.
Abbiamo così deciso di pubblicare questo racconto, così come ce lo aveva inviato Nicola Carrozzino, con la data di stesura. E' questo anche un modo semplice per rendere omaggio ad un grande amico, maestro e uomo saggio, ormai scomparso.
LA LEGGENDA DELLO SCOGLIO DELLA REGINA DI ACQUAPPESA. Rievocazione e trascrizione di Nicola Carrozzino.
″ Un'antica leggenda vuole che una coppia di giovani sposi di una grande dinastia reale, navigando su una nave a vela attraverso il Mare Tirreno, diretta in Oriente per consultare dei maghi sulle cause della sterilità della Regina, giunta nelle vicinanze della spiaggia di Intavolata dovette sbarcare per l'improvviso cambiamento di direzione dei venti che ostacolava la navigazione.
La coppia reale scese a terra e trovò rifugio in una piccola grotta rocciosa scavata in un caratteristico grosso scoglio, immerso per metà nell'acqua del mare e per l'altra metà poggiato sulla terraferma.
Durante la forzata sosta la Regina, passeggiando un giorno sul quella spiaggia, notò che ivi scorreva un fiumicello le cui acque erano solfuree e di temperatura calda. Ad un certo punto si fermò ad osservare e, superate le prime titubanze, pensò di immergervisi.
Nei giorni successivi, sentendosi sempre più incoraggiata, ripeté i bagni e si accorse che un profondo mutamento si era determinato nel suo organismo: erano i primi sintomi della incipiente maternità !
Gli augusti sposi, felici e contenti per il tanto inaspettato prodigio, decisero di non recarsi più in Oriente ed attratti, inoltre, dalla bellezza del luogo, si intrattennero per qualche tempo nel rifugio che loro offriva il caratteristico scoglio.
Da questa leggenda derivò il nome di "Scoglio della Regina", anche se lo stesso scoglio dall'epoca romana era già noto col nome di "Petra majura".
Quindi, nelle vicine contrade e poi nel resto della Regione, si diffuse subito la notizia delle virtù medicamentose, nelle malattie della sterilità femminile, di quelle acque solfuree calde, sorgenti dalle sovrastanti colline rocciose delle Terme Luigiane. ″
Acquappesa, lì 05 agosto 2000 - Nicola Carrozzino