SCALEA - L'ultima edizione della Giornata della legalità al liceo Metastasio di Scalea, si è svolta all'insegna della "calabresità", non solo perché i relatori intervenuti - Arcangelo Badolato, giornalista e scrittore, Donatella Loprieno, docente di Diritto costituzionale all'Unical, Ercole Giap Parini, docente di Sociologia nella medesima università - sono tutti rigorosamente calabresi, ma anche perchè il filo conduttore della manifestazione è stato il seguente: recuperare e preservare la parte migliore della nostra regione. Che è tanta. Nonostante tutto.
Questa indicazione è venuta fuori dagli interventi della dirigente, Elena Cupello, di Angelo Serio, referente di Libera, da quello di Arcangelo Badolato, il quale ha affermato che, per contrastare il fenomeno malavitoso, basterebbe partire dai nostri paesaggi mozzafiato, dalla nostra storia in parte ancora sconosciuta, dai nostri scrittori, quali Alvaro, Repaci, Abate, Strati, che ci raccontano nelle loro opere di una Calabria in cui, per contare, bisogna essere mafiosi. Ma c'è anche una Calabria che ha coraggio, una Calabria della verità, una Calabria che continua a resistere per continuare ad esistere.
Una differenza sostanziale la stabilisce la scelta individuale tra l'essere "don Abbondio" o provare a diventare "fra Cristofaro", ha detto Ercole Giap Parini, il quale, indugiando senza remore su aspetti della sua vita personale, ha ammonito i ragazzi a guardarsi intorno, non perdendo mai di vista la nostra Costituzione, quel "sogno giuridicamente rilevante" che fu e che rimane. Essa ci grida che la nostra forza sono i nostri diritti, ancora oggi il più valido baluardo contro i tanti "bravi" e "don Rodrigo" che ci assediano.
E di Costituzione come "protezione nei momenti di follia" ha parlato dettagliatamente Donatella Loprieno. Essa nacque dopo un sonno della ragione durato anni, anteponendo la persona allo Stato, perché il sogno più grande delle nostre madri e dei nostri padri costituzionalisti fu l'emancipazione delle persone dai bisogni, in una parola, la libertà. Una bella lezione a tre voci di letteratura, storia, diritto, sociologia, giornalismo, insomma, cui sono seguiti gli interventi degli studenti del Metastasio, i quali hanno dimostrato come la legalità non vada semplicemente promossa a parole, ma debba invece essere vissuta e testimoniata quotidianamente, ciascuno pe il ruolo che gli compete, nonostante gli errori, i fallimenti, gli ostacoli che si frapporranno.