ORSOMARSO - Anche quest'anno la festa della Madonna di Mercurio ha riunito, nell'omonima località del borgo alto tirrenico, un gran numero di fedeli provenienti anche dai centri della Riviera dei cedri. La splendida giornata di sole ha favorito ancora di più le uscite e alle ore 10 una folla colorata si è riunita a circa un chilometro dal santuario rupestre per la tradizionale processione guidata dal parroco don Mario Spinicci e accompagnata dalle squillanti marce della Banda musicale intitolata al maestro Francesco Salerno. La funzione religiosa è stata celebrata nello spazio antistante l'antica chiesetta dove, per l'occasione era stato allestito uno stand informativo con le planimetrie sul progetto di recupero architettonico del santuario mariano e di sistemazione dell'area circostante.
Un luogo di particolare interesse dal punto di vista storico-archeologico poiché ospita i resti dell'insediamento monastico-militare che era stato il centro dell'Eparchia del Mercurion, tra il IX e l'XI secolo in quello che fu, secondo alcuni studiosi, uno dei periodi di maggiore fioritura culturale ed economica della Calabria.
Ed è proprio all'approfondimento e divulgazione delle ricerche sul monachesimo basiliano ad Orsomarso e nell'area calabro-lucana che è stato dedicato l'incontro svoltosi sabato 10 maggio nella chiesa di San Giovanni Battista, durante il quale il dott. Giovanni Russo, che da tempo sta portando avanti una intensa ricerca sul campo, ha presentato alcuni aspetti del suo lavoro con particolare riferimento alla chiesetta rupestre dedicata alla Madonna. All'evento, che si è concluso con la celebrazione di una funzione sacra in rito greco officiata da alcuni religiosi italo-albanesi provenienti dall'Eparchia di Lungro, ha partecipato un numeroso pubblico di appassionati ed esperti di studi bizantini provenienti da vari centri italiani, fra cui un gruppo di Grottaferrata, dove ha sede l'antica Badia greca fondata da San Nilo da Rossano.
Tutte le iniziative hanno avuto un elemento forte in comune: quello cioè di rilanciare su più larga scala una raccolta fondi per poter contribuire alla realizzazione dei lavori per il recupero storico-architettonico e la valorizzazione dell'area del santuario di Santa Maria di Mercurio che rappresenta uno dei luoghi più importanti della storia di Orsomarso e della Calabria settentrionale.