ORSOMARSO - A Orsomarso è ora che riparta la politica con la "P" maiuscola. È questo il messaggio che si coglie dal manifesto di presentazione del "Movimento Comune Popolare" sottoscritto da Stefano Sangiovanni, che ne è il promotore, da Elma Battaglia, studentessa all'Unical, e da Alessandro Manetti, toscano ma orsomarsese di adozione.
«Crediamo nella politica di persone libere - si legge nel manifesto - che non sacrificano la dignità al carro del potente di turno che distribuisce rendite e favori; che non ambiscono ad essere portaborse di nessuno e che non vanno a braccetto con politicanti di basso conio in un sistema di corruzione delle coscienze e di avvilimento della democrazia che ha invaso la vita pubblica e l'ha squalificata agli occhi dei cittadini, come regime delle clientele». Una dichiarazione di principio che parte dall'esperienza di un vissuto quotidiano in ambito locale, ma anche con lo sguardo attento e consapevole sulle vicende politiche nazionali e globali.
«Siamo cittadini che stanno fuori da questo sistema - precisano i promotori del Movimento - e che ne vogliono restare fuori, ma che non rinunciano a rivendicare l'appartenenza di ciò che è pubblico e che non accettano di doversi legare a nessuno per ottenere quello che è dovuto. Vogliamo il rispetto della legalità e delle regole; la dignità delle persone, soprattutto quelle più esposte ai soprusi di piccoli e grandi prepotenti; la disciplina e l'onore di chi ricopre cariche pubbliche e di chi è occupato nel pubblico impiego; vogliamo l'autonomia della politica dall'ipoteca dell'interesse privato; esigiamo l'equità sociale che passa innanzitutto dalla liberazione dall'oppressione delle clientele; vogliamo che tutti i beni pubblici siano davvero tutelati nell'interesse collettivo e perciò inaccessibili allo sfruttamento dei furbi e al profitto privato; insieme a un nuovo modello di partecipazione dei cittadini, di responsabilità e di trasparenza dell'amministrazione pubblica. La mentalità servile alla quale in troppi sono stati educati dalla politica corrotta nazionale e locale, - si legge ancora nel manifesto del Movimento Comune Popolare - si traduce nell'adulazione, nella cortigianeria, nel culto delle persone e delle apparenze».
Insomma, un manifesto programmatico che si propone di risvegliare le coscienze e bandire le logiche affaristiche e clientelari dalla cosa pubblica. Da quanto si è appreso, Stefano Sangiovanni, Elma Battaglia e Alessandro Manetti apriranno già nelle prossime settimane un confronto serrato con tutta la cittadinanza, che si dimostri aperto con tutti ma intransigente sui valori etici forti di moralità, trasparenza, legalità, dignità e giustizia sociale.