ORSOMARSO - La fine delle attività didattiche in vista del periodo delle festività natalizie e di inizio del nuovo anno, è stato festeggiato alle scuole medie di Orsomarso con una bellissima rappresentazione teatrale curata dalle insegnanti e che ha avuto come assoluti protagonisti tutti gli alunni. Si è trattato di un evento che ha chiamato a raccolta non solo gli allievi della secondaria di primo grado ma anche i piccoli delle scuola primaria e dell'infanzia i quali hanno seguito con attenzione ed entusiasmo, applaudendo in modo convinto le performance dei loro amici.
Nella sala della scuola media statale Salvo d'Acquisto di Orsomarso anche i genitori e tanti giovani del paese che hanno voluto così testimoniare con la loro presenza il riconoscimento e l'apprezzamento del lavoro svolto con impegno e dedizione dal corpo docente e da tutti gli studenti. Si è trattato di una serie di drammi farseschi che ruotano su due elementi fondamentali: l'uso del dialetto e il rovesciamento del tradizionale sviluppo di famosissimi racconti e favole come Cenerentola, Il piccolo principe, il Lupo e l'agnello, la volpe e il cigno e di altri autori contemporanei.
Particolarmente significative anche alcune scene che hanno voluto sottolineare, richiamandoli alla mente di tutti i presenti, problemi come l'anoressia e la bulimia, l'alcolismo, il tabagismo e altre forme di dipendenze e devianze. Insomma, uno spaccato di tante emergenze che nella società odierna giovani, famiglie e ambiente scolastico si trovano a dover affrontare con spirito consapevole ed un atteggiamento solidale verso l'altro. Molto efficace è risultata la sapiente regia delle insegnanti Di Cianni e De Lorenzo che hanno saputo motivare i giovani attori i quali si sono immedesimati completamente nelle parti, dimostrando una grande predisposizione e l'acquisizione di competenze specifiche, come quella della recitazione e del linguaggio teatrale più in generale.
Un grande successo che ha suscitato gli elogi convinti di tutti, a dimostrazione che anche queste scuole, nonostante siano a volte quasi dimenticate nei loro piccoli borghi, lontani dalle luci della ribalta, rappresentano un vero e proprio presidio di cultura e di crescita civile e sociale per comunità come quella di Orsomarso e, in quanto tali, risulta ancora più impellente tutelare queste realtà educative, fondamentali per la vita dei paesi, specie dell'entroterra, già inesorabilmente sottoposte al diffuso fenomeno dello spopolamento e dell'abbandono.