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La salvezza raggiunge persone doppiamente escluse: dalla società, a causa della malattia

LA LOCANDINA DI don Giovanni Mazzillo - «La tua fede ti ha salvato!». Così dice Gesù al samaritano, un eretico ai suoi tempi, ma che egli ha guarito dalla lebbra. È l'unico dei dieci che avverte il bisogno di ringraziarlo. Anche il lebbroso della prima lettura è uno "straniero". Non appartiene ufficialmente al popolo di Dio e, stando alla logica umana e ai regolamenti terreni, dovrebbe essere radicalmente escluso dalla salvezza. Ma non è così. In entrambi i casi la salvezza raggiunge due persone doppiamente escluse: escluse dalla società, a causa della malattia, che le isola dal proprio popolo per la paura del contagio, ed escluse dal circuito ufficiale della rivelazione storica di Dio, rivolta ad una stirpe ben precisa. Se cerchiamo oltre, tra le letture di questa domenica, scopriamo che c'è un terzo personaggio, ormai tagliato fuori dalla società. È Paolo ed è in prigione, in cui porta le catene come un malfattore. È proprio da Paolo che apprendiamo il perché dell'agire per noi insolito di Dio, che va verso le periferie e che celebra la sua misericordia tra gli esclusi. In effetti non c'è un perché umano. C'è solo un annuncio nuovo ed inedito: la buona notizia dell'agire di Dio a favore di quanti la nostra società e le religioni di solito condannano ed emarginano. È semplicemente l'Evangelo (euangelion), cioè la lieta notizia che Dio non vuole l'infelicità di alcuno, ma fa rifiorire la gioia di chi si rivolge a lui, come ha fatto rifiorire fisicamente la carne dei lebbrosi.

PREGHIERA
Naamàn il Siro rischiava di perdere la sua carne a brandelli,
e fu mandato a lavarsi nell'acqua del Giordano.
Il Samaritano si rivolse a Te, Gesù,
con gli altri suoi compagni di sventura,
e con loro fu guarito dalla lebbra.
Tu l'avevi accompagnato con lo sguardo
e con gioia rivedesti i suoi occhi felici
quando tornò per ingraziarti e per guardare,
a sua volta, i Tuoi occhi.

Calpestava la Tua stessa terra,
quella di cui il Siro
aveva voluto portarne con sé una certa quantità,
per sentirsi sempre sul suolo
del popolo di Dio pur nella sua terra pagana.
Noi che siamo il Tuo popolo,
fa' che non escludiamo alcun essere umano,
ma insieme Ti ringraziamo e felici
Ti veniamo incontro. Amen! (GM/13/10/13)

Libro dei Re (5,14-17) - In quei giorni, Naamàn [, il comandante dell'esercito del re di Aram,] scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola di Elisèo, uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato [dalla sua lebbra]. Tornò con tutto il seguito da [Elisèo,] l'uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c'è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo». Quello disse: «Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò». L'altro insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò. Allora Naamàn disse: «Se è no, sia permesso almeno al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne porta una coppia di muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dèi, ma solo al Signore».

2 Timoteo (2,8-13) - Figlio mio, ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti, discendente di Davide, come io annuncio nel mio vangelo, per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore. Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io "sopporto" ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.

Vangelo di Luca (17,11-19) Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!».

13/10/2013

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Fonte: http://www.abystron.org/expo/rubriche/la-locandina/la-locandina-2013/28%5e-domenica-dell%27anno-2013-(anno-c).aspx
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