Dal Coordinatore provinciale MPA Raffaele Papa riceviamo e volentieri pubblichiamo
COSENZA - "Lasciate ogni speranza, voi che entrate, si va ne la città dolente, si va ne l'eterno dolore, si va tra la perduta gente", si sprofonda nell'infernale Sud e non solo per l'alta temperatura di questo periodo. Stando alle notizie di cronaca e non solo delle ultime settimane il pensiero ai versi danteschi è ricorrente in molti.
Se la sanità è allo sbando ed in vacanze, in un groviglio inestricabile di irresponsabilità, dal sangue infetto di Cosenza all'inesistenza di qualsiasi assistenza emergenziale nelle immense e lontane periferie;
Se il succo d'arancia, prodotto strategico regionale, viene importato dal Sudamerica per essere marchiato calabrese;
Se il bergamotto, prodotto di questa terra unico al mondo, per incomprensibili ragioni, deve essere riconosciuto, verificato e certificato in Emilia Romagna;
Se il cosiddetto turismo è motivo di disagio sociale e questione di ordine pubblico anziché occasione di lavoro, profitto e ricchezza a causa di una eterna improvvisazione che stenta a diventare professionalità;
Se lo Svimez avverte sull' inevitabile desertificazione dell'intera regione a causa dell'inarrestabile aumento della disoccupazione specie giovanile;
Se il Cipe nell'ultima seduta del 9 agosto ha continuato a deliberare centinaia di milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture al nord dell'Italia riservando le consuete briciole al Sud;
Se i medici non curano, se i professori non insegnano, se chi deve dirigere non dirige, se chi deve vigilare non vigila, se chi ha il lavoro fa l'assenteista e chi il lavoro non può averlo e destinato a miseria o abbandono;
Si, è sprofondo sud.
Rialzati Calabria, non aspettare oltre.
Li 23/08/2013 - Raffaele Papa, Coord. Prov. MpA Cs
