Nella notte della passione egli offre anche il vino: rosso come il sangue, quel vino è, per sua volontà, lo stesso Suo sangue. Ci alimentiamo di Qualcosa di davvero prezioso, che ha dell'incredibile: ci alimentiamo di Colui che si spende, perché impariamo a spenderci per gli altri. Perché impariamo a cercare continuamente in lui la sorgente della vita, anche quando dovessero dissecarsi tutte le altre sorgenti.
PREGHIERA
Ho ricevuto anch'io qualcosa d'infinitamente prezioso
e come ultimo anello di una lunga catena
lo trasmetto a chiunque ora legga o ascolti...
... Era la notte dell'abbandono e il tradimento era in agguato,
il dubbio di aver sbagliato tutto,
da qualche tempo insinuatosi nell'anima,
stava per devastare le ultime risorse,
essiccando la sorgente della fede
di poveri uomini, venuti fin lì a Gerusalemme,
coperti di stracci, ma ricchi di speranza nel cuore
e Tu, Gesù, proprio a loro dicevi
che la Tua vita di maestro e profeta stava ormai per finire.
Guardasti quegli occhi perduti nei Tuoi
e anche allora vincesti la Tua imminente sconfitta:
quel pane d'ora in poi sarebbe stato per loro il Tuo corpo
e quel vino il Tuo sangue....
Sì restavi tutti i giorni con loro, come resti tra noi
ed il corpo spezzato e quel sangue versato
ancora ci mantengono insieme
e ci spingono ad andare ogni giorno più avanti.
Perciò grazie, Signore! (GM/02/06/13)
1 Corinzi 11,23-26 - Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
Vangelo di Luca (9, 11-17) - In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.