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La Parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - La Parola di Dio «penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore». Quest'impressionante annotazione si trova nella seconda lettura di oggi. Vale per ogni circostanza della vita, ma sembra avere un'applicazione diretta e immediata nella storia narrata dal Vangelo. A come ci informa Matteo (19,20), si tratta di un "giovane", il cui curriculum sembra di tutto rispetto, alla ricerca di maggiore autenticità. Per lui, come per tutti noi, la parola di Gesù, che è appunto Parola di Dio, penetra allora fin nei punti più decisivi dell'esistenza; sicché alla sua ricerca di autenticità Gesù propone radicalità. La proposta è di seguirlo, perché - annota Marco - Gesù lo ha fissato e lo ha amato. Ma la sequela comporta distacco. Richiede di lasciare ogni altra cosa. Di sbarazzarsi di ogni ricchezza, per riservare il proprio cuore alla sola ricchezza che conta e che non verrà mai meno: il Regno dei cieli. Per il giovane è troppo. Il suo volto si rattrista, lo stesso volto il cui sorriso aveva conquistato Gesù. La sicurezza di ciò che già possiede gli deve essere sembrata preferibile a ciò che bisogna inseguire ogni giorno e che non si possiede mai abbastanza: il Regno di Dio. La Parola è scesa nella profondità del suo animo e il suo animo si è girato, al pari dei suoi occhi, verso le garanzie del presente, non avendo la forza o forse il coraggio di affrontare le incertezze del futuro. E tuttavia proprio da quell'ignoto era venuto il richiamo di un amore così grande, che non avrebbe mai più trovato sulla terra.

PREGHIERA
Amo i cammelli, Signore, presi da Te a paragone,
per dire che con le loro gobbe è difficile
che passino per la porta del regno dei cieli.
Sono mansueti e attraversano ogni deserto,
fedeli sotto il sole cocente e nel buio incantato
trapunto di stelle.
In fondo sono simili a quegli asinelli,
cavalcature della gente più povera,
e uno di essi un giorno Ti porterà sulla sua groppa
nel Tuo ingresso trionfale a Gerusalemme.
In quell'ingresso avresti voluto accanto a Te
anche quel giovane
che non volle però liberarsi dei suoi fardelli
né forse dei cammelli, che da quel giorno anche loro più tristi
lo hanno ricondotto a casa ogni sera. (GM/14/10/12)

Lettera agli Ebrei (4,12-13) - La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.

Vangelo di Marco (10,17-30) - In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

14/10/2012

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