LA LOCANDIA di don Giovanni Mazzillo - In questa domenica di Pasqua campeggia la parabola del buon pastore, il cui concetto e spiegato dallo stesso Gesu, che si presenta come tale secondo due direzioni. Egli e il pastore completamente solidale, perche vive continuamente con noi, fino al punto di conoscere la nostra "voce" e di essere conosciuto da noi. In tal senso è il pastore "bello" (o poimen o kalos), cioe valido e rassicurante. Inoltre il grado illimitato con cui ha condiviso la nostra esistenza lo ha portato prima ad gesporreh la sua vita per noi e poi a darla completamente (tithemi). Proprio perche egli ha conosciuto e conosce tutto di noi fino alla morte, noi ci afferriamo a lui, che ha vinto la morte. In lui, rigettato dagli uomini ed esaltato dal Padre (prima lettura), attraversiamo la valle orrida e oscura della morte, andando verso cio che ancora non sappiamo come sara, ma che sara certamente sulla linea della somiglianza a lui (seconda lettura).
PREGHIERA
Pastore buono che appari in tutto il tuo splendore,
risorto dalla morte e di nuovo sulla strada della vita,
custode e guida della dignita dellfuomo,
Gesu, tu ci conduci verso i luoghi
dove poter prendere respiro
nelle difficolta della nostra vita e di un mondo
che talora ci appare solo chiassoso
egoista e incomprensibile ...
Tu vai avanti, perche gia lo conosci,
anche verso il luogo piu orrido che pur ci affligge:
quello della morte,
ma anche li, il tuo vincastro ci conduce
perche, percosso a morte, hai sconfitto la morte.
E cosi quella valle tenebrosa
si veste dfimprovvisa luce
e tavole imbandite dfogni delizia si annunciano,
che a poco a poco diventano
la mensa di un tempio,
dove potremo per sempre cantare la liturgia della vita,
per lfintera distesa degli anni senza fine. (GM/29/04/12)
Prima lettera di Giovanni (1Gv 3,1-2) - Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perche non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin dfora siamo figli di Dio, ma cio che saremo non e stato ancora rivelato. Sappiamo pero che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perche lo vedremo cosi come egli è.
Vangelo di Giovanni (10,11-18) - In quel tempo, Gesu disse: áIo sono il buon pastore. Il buon pastore da la propria vita per le pecore. Il mercenario . che non e pastore e al quale le pecore non appartengono . vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perche e un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, cosi come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perche io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo e il comando che ho ricevuto dal Padre mioâ.
Salmo 23,1.4 - Il Signore e il mio pastorec Quand'o camminero nella valle dell'ombra della morte, io non temero alcun male, perche tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.